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Visualizzazione dei post da novembre 26, 2014

A qualcuno piace Calderón

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Per i turisti che giungono da tutto il mondo a Madrid una delle tappe obbligatorie è ormai da decenni uno stadio.  Il Santiago Bernabéu, la casa del Real. Uno degli stadi più belli del mondo, uno dei più capienti, uno di quelli con il museo più emozionante, con i trofei più lucenti. Ma chi passa da Madrid e ha solo pochi giorni per visitarla rischia di perdersi un piccolo gioiellino: il Vicente Calderón. Non è sontuoso come il Bernabéu ma è più a misura d’uomo; non è gonfio di trionfi come lo stadio del Real ma, anche vuoto, è pieno dell’amore dei tifosi biancorossi; non è enorme ma, tutto esaurito, è caldo come pochi stadi del vecchio continente. Fino al 1966 l’Atlético gioca le sue partite casalinghe in un altro impianto, l’Estadio Metropolitano de Madrid, un centro storico ma freddo, gonfio di tradizione ma piccolo. I soli 35.800 spettatori non bastano più ad un popolo affamato di calcio e di emozioni e così nel 1958 sono i soci del club a sottoscrivere delle obbligazioni e a pag

El estadio Vicente Calderón cumple 45 años con los días contados

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El Atlético se mudará en 3 años, una vez empiecen las obras en 'La Peineta' El Manzanares se inauguró el 2 de octubre de 1966, con Luis como goleador Los atléticos vivieron en el Calderón momentos como los del doblete de 1996 RAMÓN PIZARRO, RTVE.es 01.10.2011 Cuando el Atlético de Madrid se enfrente en la tarde de este domingo al Sevilla, su campo, su querido Manzanares o Vicente Calderón, cumplirá 45 años. Una historia que comenzó a la una menos cuarto de la tarde del dos de octubre de 1966, transmitido en directo por Televisión Española y con el Valencia como primer rival. Un campo moderno En aquella fecha, el Estadio del Manzanares se convirtió en un hito de la modernidad, con su aforo de 40.000 espectadores (54.851, después de la última remodelación) , todos sentados, su avanzada arquitectura y sus comodidades, como una muestra de lo que España podía construir si la FIFA le concedía un anhelado, pero no conseguido, Mundial de 1974. Con la llegada al Manzanares, la enti

Del Retiro al Vicente Calderón

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En nuestros más de 100 años de historia, hemos cambiado de casa en varias ocasiones CAMPO DEL RETIRO (1903-1913) En un solar situado detrás de las tapias del Retiro, conocido como el “campo de la rana”, se ubicó el primer campo de fútbol del Athletic Club de Madrid, donde el 2 de mayo de 1903 se organizó un partido entre sus socios. La implicación de estos primeros miembros del equipo era de tal magnitud que hasta el terreno de juego era alisado por ellos mismos, al igual que debían pintar las líneas del campo y fijar las porterías en el suelo. Era un campo que estaba sin vallar pero circundado por una zanja, para evitar que los carros de basura accediesen para arrojar desperdicios. En estos terrenos no sólo se practicaba el nuevo deporte sino que también en ocasiones se utilizaba como espacio de instrucción militar. Para aquella época, el campo del Retiro no sólo era uno de los mejores de la capital sino también de España. CAMPO DE O´DONNELL (1913-1923) La creciente asistencia de

Vite da NBA: Shawn Kemp

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https://www.basketinside.com/nba/rubriche-nba/vite-da-nba-shawn-kemp/ di Jacopo Calzavara  Basket inside - 26 novembre 2014 Shawn T. Kemp nasce il 26 novembre 1969 a Elkhart, allora piccola cittadina dell’Indiana di poco più di 40mila anime. Sin da piccolo dimostra grandissima predisposizione per lo sport, grazie alle sue doti fisiche fuori dal comune e alla sua iperattività senza confini e, nonostante provenga da una famiglia abbastanza povera e sia soggetto a numerosi casi di razzismo che lo vedono coinvolto negli edifici scolastici, il giovane Shawn diventa un’autentica celebrità del basket sia nei playground locali che tra i tifosi della sua high school.  Razzismo, una parola che salterà fuori parecchie volte nell’adolescenza di Shawn Kemp. Normale a quei tempi, se nasci in uno stato del Midwest, normale se fai parte della minoranza afroamericana di una città prevalentemente bianca dell’Indiana, normale a pochi anni dalla fine delle lotte razziali. In diverse occa

Vite da NBA: Shawn Kemp

basketinside.com /nba/rubriche-nba/vite-da-nba-shawn-kemp/ di Jacopo Calzavara - 26/11/2014 Shawn T. Kemp nasce il 26 Novembre dell’anno 1969 a Elkhart, che in un quel periodo era una piccola cittadina dell’Indiana di poco più di 40mila anime. Sin da piccolo dimostra grandissima predisposizione per lo sport, grazie alle sue doti fisiche fuori dal comune e alla sua iperattività senza confini e, nonostante provenga da una famiglia abbastanza povera e sia soggetto a numerosi casi di razzismo che lo vedono coinvolto negli edifici scolastici, il giovane Shawn diventa un’autentica celebrità del basket sia nei playground locali che tra i tifosi della sua high school. Razzismo, una parola che salterà fuori parecchie volte nell’adolescenza di Shawn Kemp. Normale a quei tempi, se nasci in uno stato del Midwest, normale se fai parte della minoranza afroamericana di una città prevalentemente bianca dell’Indiana, normale a pochi anni dalla fine delle lotte razziali. In diverse occasioni du