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Visualizzazione dei post da marzo 24, 2020

IN FUGA DAGLI SCERIFFI: Carlo Tonon

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Bisognerebbe sempre far notare, ai moralisti che demonizzano questo passatempo superomista, i pericoli di un lavoro atipico, bellissimo e spietato. E raccontare di Carlo Tonon che nell’84, intruppato negli ultimi di una tappa alpina del Tour, da La Plagne a Morzine, fu travolto da un cicloturista distratto: non solo non tornò più sulla bici, ma nemmeno riemerse nella vita di tutti i giorni dalla pozza della depressione. Simone Basso IN FUGA DAGLI SCERIFFI Rainbow Sports Books https://www.amazon.it/FUGA-DAGLI-SCERIFFI-Saronni-ciclismo/dp/1087075408/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1585131620&sr=1-1

Capelli lunghi e passaggi corti, i Beatles del calcio

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di Christian Giordano, Guerin Sportivo (2003) Attaccavano nella propria area e difendevano in quella avversaria. Tenevano conferenze stampa multilingue (olandese, tedesco, inglese, spagnolo). Indossavano divise mai viste prima. In ritiro si portavano mogli e fidanzate. Il mito dell’Ajax non è stato solo Cruijff, e tantomeno Michels o Kovacs. È stato un modo nuovo di concepire il calcio. In campo e fuori. Un calcio fatto di grandissima preparazione fisica e atletica, di tecnica superiore, di elevato senso tattico (difesa in linea e a zona, pressing e fuorigioco), di intercambiabilità di ruoli e posizioni. Terzini che facevano le ali, attaccanti che rientravano in difesa, squadra “corta” ma capace di coprire l’intero campo e, come si dice oggi con la supponenza di chi ha scoperto l’acqua calda, di «attaccare gli spazi». Un calcio straordinario, quello olandese della prima metà degli anni Settanta, che avrebbe meritato maggior fortuna a livello di Nazionale, visto come l’«Ara

PERCHÉ JOHAN CRUYFF È STATO IL "PADRE" DEL CALCIO MODERNO

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Credit Foto Imago https://www.eurosport.it/calcio/perche-johan-cruyff-e-stato-il-padre-del-calcio-moderno_sto5375492/story.shtml di  ROBERTO BECCANTINI AGGIORNATO 24/03/2020 ALLE 11:13 GMT+1 Mi rivolgo ai lettori più giovani, a quelli che l’hanno visto su youtube o immaginato nel racconto di un padre, di un parente, di un amico più anziano. Fidatevi. Non c’è trucco: è tutto vero, è tutto Cruyff Per dirvi chi era: prendeva la palla come se fosse un confetto e, con un colpo di acceleratore, la trasformava in una pallottola. Come Picasso ha cambiato la pittura, così Johan Cruijff ha cambiato il calcio. Lo sradicò dall’ovvio, lo portò nell’insolito. Mi rivolgo ai lettori più giovani, a quelli che l’hanno visto su youtube o immaginato nel racconto di un padre, di un parente, di un amico più anziano. Fidatevi. Non c’è trucco: è tutto vero, è tutto Cruyff. Ajax e Barcellona, giocatore e allenatore. Non che, ad Amsterdam, avesse compagni scarsi o tutori mediocri (tutt’altro: Rinus Michels, Ste