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Visualizzazione dei post da marzo 22, 2021

HOOPS PORTRAITS - Elgin Baylor, il pioniere volante

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AMAZON https://www.amazon.it/Hoops-Portraits-Ritratti-basket-americano/dp/1731583168/ref=monarch_sidesheet SPOTIFY https://open.spotify.com/episode/4wYgPMz1vPITfhZyi3e1fQ Non è stato «Dr J prima del Doctor e Jordan prima di Jordan».  Semmai sono stati Julius e Michael gli Elgin Baylor della loro epoca. Baylor ha aperto loro la strada - e solo in senso metaforico: perché Elgin volava.  In campo, lui ala piccola di 1,96, unico con Bill Russell (centro di Boston) ai tempi - i formidabili Sixties - a farlo sopra il ferro. E fuori, da pioniere della lotta al razzismo. Da matricola, non ammesso - lui con altri due compagni neri - da un hotel di mid-town a Charleston, il venerdì sera, di fronte ai 2356 del Civic Center, se ne restò in borghese in panchina. I Royals vinsero 95-91, e scoppiò l'incidente diplomatico.  L'American Business Club di Cincy aveva investito tra gli 800 e i mille dollari perché in cartellone c'era Baylor. E il sabato mattina, con la squadra ripartita prima

Mario Cipollini: «Io velocista campione, non un campione» (2018)

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di CHRISTIAN GIORDANO © in esclusiva per Rainbow Sports Books © Lucca, venerdì 20 aprile 2018  - Mario Cipollini, che cosa ha significato per te quella maglia coi colori dell’arcobaleno? Prima, per arrivarci, durante e dopo?  «Mah, l’avventura del mondiale, per quello che mi riguarda, nel mio caso, è stata – penso – una grande fortuna che sia capitata in un periodo della mia vita in cui avevo la maturità per poter gestire questa cosa. Io ero sicuramente a fine carriera, perché ho vinto il mondiale che avevo 36 anni, per cui l’approccio…».  - Per un velocista son tanti. Per uno "normale"…  “A parte che per un velocista sono tantissimi, però il mio approccio mentale nei confronti di un evento così importante come un mondiale, è avvenuto nel periodo migliore che potesse capitarmi nella vita. Nel senso che, sai, vincere un mondiale a 21-22 anni o puntare a vincere un mondiale credo che sia abbastanza “incosciente” come realtà. Nel mio caso, piena maturità, con dei compagni di squ