HOOPS PORTRAITS - Tark "The Shark" dentro di noi

di CHRISTIAN GIORDANO, SKY SPORT 24
Non azzanna più tra noi, Tark "The Shark". Lo Squalo: un po' per quel suo rito - diventato iconico - di addentare un asciugamano bianco in panchina; e molto per l'impronunciabilità, per gli americani, di quel nome armeno: Tarkanian.
Mamma Rose rifugiata dal genocidio della Prima guerra mondiale; il padre portato via dalla tubercolosi quando Jerry ha tredici anni e la famiglia trasferita a Pasadena, Los Angeles, California, da Euclid, Ohio, dove Jerry era nato e cresciuto. Col pallino del basket. Anche se di geometrie euclidee, con le sue squadre, sul parquet se n'è sempre visto poco.
Trent'anni da capoallenatore in Division One, ha inventato nel deserto del Nevada il programma dei Runnin' Rebels: con lui alla guida, il titolo NCAA 1990 con trenta punti di scarto (103-73) in finale alla Duke del santone Mike Krzyzewski ma anche 4 Final Four e 42 - dicasi 42 - suoi giocatori scelti dalla NBA, di cui 12 al primo giro del…
Non azzanna più tra noi, Tark "The Shark". Lo Squalo: un po' per quel suo rito - diventato iconico - di addentare un asciugamano bianco in panchina; e molto per l'impronunciabilità, per gli americani, di quel nome armeno: Tarkanian.
Mamma Rose rifugiata dal genocidio della Prima guerra mondiale; il padre portato via dalla tubercolosi quando Jerry ha tredici anni e la famiglia trasferita a Pasadena, Los Angeles, California, da Euclid, Ohio, dove Jerry era nato e cresciuto. Col pallino del basket. Anche se di geometrie euclidee, con le sue squadre, sul parquet se n'è sempre visto poco.
Trent'anni da capoallenatore in Division One, ha inventato nel deserto del Nevada il programma dei Runnin' Rebels: con lui alla guida, il titolo NCAA 1990 con trenta punti di scarto (103-73) in finale alla Duke del santone Mike Krzyzewski ma anche 4 Final Four e 42 - dicasi 42 - suoi giocatori scelti dalla NBA, di cui 12 al primo giro del…