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Visualizzazione dei post da maggio 13, 2023

GIRO '23 - A Fossombrone, Ben ci sta e Primož segnale

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https://open.spotify.com/episode/6Vealn61VUXOi7bpcFJIUB "Ben ci sta" perché il vincitore, il 22enne anglo-irlandese Ben Healy, esploso nelle Ardenne (secondo nella Freccia del Brabante e alla Amstel Gold Race, quarto alla Liegi), e l'intero gruppo hanno riscattato il mancato coraggio di Campo Imperatore. E "Primož segnale" perché Roglič ha fatto vedere, attaccando ai -5 km, che Evenepoel (come la sua squadra) è vulnerabile: 14" ceduti da Remco allo sloveno e ai due capitani della Ineos, Tao Geoghegan Hart e Geraint Thomas, che quasi non gli hanno dato un cambio se non negli ultimi cinquecento metri. Gran tappa i 207 km da Terni a Fossombrone, la quarta su otto sin qui e seconda in fila oltre i duecento; con pure 2500 metri di dislivello concentrati tutti negli ultimi sessanta km, doppia scalata dei Cappuccini e punta del 19% di pendenza. Healy, inglese di nascita e irlandese per passaporto e origini del papà, ha fatto un gran numero. Ai -51 ha salutato gli

GIRO '23 - Bene, bravi, Bais: troppo rumor per (quasi) nulla

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https://open.spotify.com/episode/3HeqPJsnaS6rI1ECmhtuTK Molto, troppo rumor per quasi nulla. Quel "quasi" sono quei tre al vento da soli per 211 dei 218 km da Capua a Campo Imperatore, in cima al Gran Sasso d'Italia. Dietro, invece, a 3'01", lo scattino con cui Remco Evenepoel sul traguardo ha messo la ruota davanti a Primož Roglič (e via via Tibaut Pinot, Geraint Thomas e João Almeida) ha fatto capire che il padrone della corsa è lui. E che la rosa l'ha solo prestata a un Leknessund forse ancora incredulo lui per primo di averla ancora indosso. "Roglič sembra nervoso, sa di avere 44 secondi di ritardo. E la sua squadra spinge, classico stile-Jumbo Visma", lo aveva punzecchiato il belga dopo la tappa di Napoli. E a buon intenditor poche (pepate) parole e ancor meno scattini. Come a dirgli: ti lascio lì quando voglio.  E chi ha buona memoria ci avrà rivisto, in quella piccola schermaglia, le scintille Nibali-Roglič nel Giro 2019 poi vinto dal terzo i