HOOPS MEMORIES - Magic di nome e di fatto
di CHRISTIAN GIORDANO, American Superbasket Che la stagione 1979-80, per i Lakers e per la NBA, sarebbe stata magica si capì sin dalla ouverture dei gialloviola, a San Diego. Los Angeles vinse con un gancio-cielo di Kareem Abdul-Jabbar, che alla sirena fu travolto dall’entusiasmo della 20enne matricola Earvin “Magic” Johnson. Non farlo più, “Buck” - gli intimò il capitano - Dobbiamo giocarne altre 81. I Lakers ne vinsero 59, primo bilancio a Ovest e secondo nella Lega dietro il 61-21 dei Boston Celtics, ribaltati da Larry Bird, Rookie of the Year davanti a Johnson, col più grande miglioramento di sempre: +32 vittorie in un anno. Nei playoff, i Lakers ne disputarono altre dieci prima di arrivare in finale contro i Philadelphia 76ers della stella Julius Erving. Dall’arrivo di “Dr J”, nel 1976-77, i Sixers erano i favoriti al titolo, ma da allora non erano più tornati in finale e sbavavano per vincerlo. Allo stesso modo, Jabbar non lottava per il campionato dal 1974, quan...