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Visualizzazione dei post da dicembre 14, 2017

Riccardo Magrini: «Sappada, una bastardata a tavolino»

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di CHRISTIAN GIORDANO © IN ESCLUSIVA per Rainbow Sports Books © Riccardo Magrini non ha bisogno di presentazioni. Istrionico, carismatico, competente, per conoscenza dell'ambiente e accesso agli addetti ai lavori, è una specie di Federico Buffa del pedale. Shakerate il tutto con la sua proverbiale toscanità e avrete (con Silvio Martinello) la miglior voce tecnica della tv.  Superati con la grinta che lo contraddistingue i problemi di salute, ho aspettato qualche mese prima di contattarlo. E in quel frangente  ho capito - dalle testimonianze d'affetto degli appassionati e del suo mondo - quanto sia amato e rispettato. Soprattutto dai corridori. Perché è ancora uno di loro, uno di noi. Riccardo del ciclismo è un innamorato sincero, e starebbe a parlarne per ore. Con me lo ha fatto e senza reticenze. Il Magro è stato velocista per dieci anni nei pro' e direttore sportivo prima di diventare color analyst per Eurosport. Chi meglio di lui per farsi raccontare, d

Visentini ha detto stop: «Ho tenuto duro dodici anni, poi basta»

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https://www.youtube.com/watch?v=DzxCx3KfQ7Q INTERVISTA di RICCARDO MAGRINI A ROBERTO VISENTINI da Il Veglione del Tritello, Radio Toscana Riccardo Magrini: «Allora, come promesso, a Radio Toscana, al veglione del Tritello l’ospite è d’eccezione, veramente un ospite eccezionale perché Roberto Visentini non parla con nessuno da anni nell’ambiente del ciclismo». - Ciao Roberto «Ciao, ciao, ciao…». - Come stai, intanto? «Benissimo». - Aaaahh, benissimo perché senza bicicletta si sta benissimo… «Meglio di quando correvo». - Ecco. Ascolta, Roby. Tu hai vinto un Giro d’Italia alla grandissima e poi ne potevi vincere anche altri, qualcuno te l’han rubato, ma io non voglio parlare di questo… Io voglio, con curiosità… Mi piacerebbe sapere come hai fatto a diventare un corridore. «Non lo so nemmeno io. Sì perché io ho cominciato a 14 anni a correre, il primo anno ho vinto 15 corse da esordiente, poi son passato allievo di primo anno ne ho vinte una decina, poi all

Edgard Sorgeloos

https://www.facebook.com/Storie-di-ciclismo-313059979101026/ Il 14 dicembre 1930 nasceva Edgard Sorgeloos, ciclista belga che fu professionista dal 1952 al 1966. Sorgeloos fu un fidato gregario prima di Rik Van Steenbergen e poi di Rik Van Looy, nonostante questo riuscì a conquistare un buon numero di successi e risultati personali significativi grazie anche ad un buono spunto veloce sia nelle più importanti brevi corse a tappe del panorama europeo sia nelle corse in linea e nelle kermesse e circuiti tipici del Belgio. Fra i suoi principali piazzamenti personali vanno menzionati il quinto posto al Giro del Belgio 1955, il secondo al Giro di Svizzera 1957 battuto da Pasquale Fornara, il sesto alla Parigi-Nizza ed il secondo alla Attraverso le Fiandre 1960, settimo di nuovo nel Giro del Belgio del 1962, nelle corse a tappe; per quanto concerne le corse in linea oltre a vincere due edizioni della vecchia classica sarda Sassari-Cagliari, ebbe un buon riscontro nella Pari

Frans De Mulder

https://www.facebook.com/Storie-di-ciclismo-313059979101026/ Il 14 dicembre 1937 nasceva Frans De Mulder, che ebbe una brillante carriera tra il 1958 e il 1963. Passato professionista nel 1958 dopo aver vinto il campionato nazionale indipendenti nelle fila della Groene Leeuw, riuscì subito ad ottenere discreti risultati nelle corse belghe, segnalandosi come passista-scalatore. Nel 1959 conseguì risultati soprattutto nel periodo delle classiche primaverili, quando arrivò quarto alla Milano-Sanremo, settimo alla Parigi-Roubaix e conquistò il secondo posto nel challenge Weekend delle Ardenne, arrivando settimo alla Freccia Vallone e terzo nella decana, la Liegi-Bastogne-Liegi, battuto dai connazionali De Bruyne e Schoubben. Nel 1960 si presentò alla sua prima grande corsa a tappe, la Vuelta, e riuscì ad imporsi nella classifica generale, conquistando anche quattro successi di tappa (a Orense, Madrid, Bilbao e Guernica), con oltre un quarto d'ora di vantaggio sul c

Ivan Quaranta

https://www.facebook.com/Storie-di-ciclismo-313059979101026/ Tanti auguri a Ivan Quaranta, nato a Crema il 14 dicembre 1974, velocista di ottimo livello che fu professionista dal 1996 al 2008. Passato professionista nel 1996 con il Team Polti, Quaranta si impone solo alla terza stagione, in maglia Krka, facendo sue due frazioni al Giro di Serbia, e una tappa all'Olympia's Tour e al Giro di Normandia. Passato alla Mobilvetta nel 1999, il velocista lombardo esplode al Giro d'Italia, vincendo la tappa d'apertura di Modica e vestendo la prima maglia rosa, per poi bissare il trionfo sul traguardo di Cesenatico. Sono i primi due di una serie di sei successi alla Corsa rosa, che lo vedono vincitore anche nel 2000 a Terracina e Padova e nel 2001 a Nettuno e Parma, sempre allo sprint, per poi eclissarsi negli anni successivi. Quaranta, infatti, dopo aver fatto sperare in una carriera luminosa, non riesce più a trovare lo spunto vincente nei grandi giri, forse