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Visualizzazione dei post da aprile 9, 2018

Storia di Marino Amadori

http://www.museociclismo.it/content/articoli/1219-Storia+di+Marino+Amadori/index.html Nato a Predappio nel 1957 si trasferisce poi a Forlì dove comincia a correre nel 1973 con il G.S. Servadei. Il suo rendimento nelle categorie minori, pur mancando di grossi risultati, risulta sempre in crescendo come testimoniano i successivi approdi tra i dilettanti con G.S. Alessandri di Forlì, Rinascita di Ravenna e Giacobazzi.  Da dilettante ottiene 9 vittorie: di rilievo il G.P. Industria e Artigianato a Sant'Ermete di Rimini nel 1977, quando ottiene anche un piazzamento di prestigio (5°) al Giro d'Italia dilettanti.  Passato professionista nel 1978 con la Intercontinentale, difende poi i colori di Frontini-Sapa, Magniflex, Famcucine, Gis, Alfa Lum-Olmo, Ecoflam, Alfa Lum-Legnano e Del Tongo con cui chiude la carriera nel 1990.  Otto le sue vittorie nella categoria maggiore, tra le quali: Giro del Piemonte, Coppa Placci, Coppa Sabatini, Coppa Agostoni e Trofeo Matteotti.

Amadori: un romagnolo per guidare Pantani

Tuttobici  Numero: 2 Anno: 2002 di Gino Sala I romagnoli mi sono sempre piaciuti. Gente laboriosa e schietta , senza peli sulla lingua. Generosa , anche. Ricordo un mio lettore che venne a trovarmi in sala stampa con una damigiana di autentico Sangiovese, vino da me prediletto, da accostare ad un Barbera ingentilito. Purtroppo la damigiana si ruppe durante il trasferimento che mi portava da una corsa all'altra, da Ravenna a Perugia nei cui pressi un ragazzino segnalò al pilota Alfredo Re la perdita di un liquido che poteva sembrare benzina. Raccogliemmo i cocci e mi consolai col profumo del nettare sparso in tutta la vettura. Re dava la colpa dell'accaduto alla fragilità del vetro, io lo rimproveravo di aver scelto strade, anzi stradine balorde allo scopo di accorciare il percorso. Ci consolammo cenando al ristorante Rosetta, ma potete immaginare quale fu il tema della serata. Romagnolo di Predappio è Marino Amadori, classe 1957, professionista dal 1978 al &#

Marino Amadori

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=361804404226583&id=313059979101026 Marino Amadori, nato il 9 aprile 1957 a Predappio, merita un posto al sole nella storia del ciclismo romagnolo, anche perché oltre ai buoni successi conquistati nel mondo dei professionisti, è riuscito, con la sua onestà e disponibilità di esemplare gregario, a guadagnarsi fama nazionale e internazionale.  Un dato balza agli occhi e, se ci si pensa bene, ha pochi raffronti mondiali: in tredici anni di carriera fra i prof, è stato undici volte azzurro . Chi lo ha superato in questa referenza, sono stati solo quei "super" che han fatto il mito del ciclismo. Mai le sue maglie azzurre sono apparse regalate, tant'è che il Ct Alfredo Martini, conoscendone le qualità umane, gli ha praticamente sempre affidato il ruolo di suo ambasciatore in corsa. Amadori però, non può essere ricordato solo per le sue maglie azzurre e per quel difficile compito che ha svolto in seno