Storia di Marino Amadori


Nato a Predappio nel 1957 si trasferisce poi a Forlì dove comincia a correre nel 1973 con il G.S. Servadei. Il suo rendimento nelle categorie minori, pur mancando di grossi risultati, risulta sempre in crescendo come testimoniano i successivi approdi tra i dilettanti con G.S. Alessandri di Forlì, Rinascita di Ravenna e Giacobazzi. 

Da dilettante ottiene 9 vittorie: di rilievo il G.P. Industria e Artigianato a Sant'Ermete di Rimini nel 1977, quando ottiene anche un piazzamento di prestigio (5°) al Giro d'Italia dilettanti. 

Passato professionista nel 1978 con la Intercontinentale, difende poi i colori di Frontini-Sapa, Magniflex, Famcucine, Gis, Alfa Lum-Olmo, Ecoflam, Alfa Lum-Legnano e Del Tongo con cui chiude la carriera nel 1990. 

Otto le sue vittorie nella categoria maggiore, tra le quali: Giro del Piemonte, Coppa Placci, Coppa Sabatini, Coppa Agostoni e Trofeo Matteotti. Quest'ultima, una corsa ritenuta tra le più dure del calendario, viene vinta stupendamente nel luglio 1983 dopo una fuga solitaria di 160 chilometri dimostrando ancora una volta grande carattere e doti di fondo di primo piano. Nel 1986, vent'anni di San Silvestro d'oro (la graduatoria più prestigiosa d'Italia) attestano che Marino Amadori è l'unico corridore romagnolo a rientrare almeno una volta nei primi cinque classificati.

Dal 1978 al 1990 non manca mai al Giro d'Italia risultando più di una volta in evidenza nel corso delle tappe. Eccellente uomo-squadra, tra i migliori gregari degli anni '80, ha vinto raramente anche per la mancanza di un valido spunto finale. Preziosissimo e apprezzato elemento della Nazionale ai Mondiali, che Amadori ha disputato in 10 occasioni, sempre sacrificandosi per i capitani: 20° nel 1979 il suo miglior risultato. 

Nel 1994 sale sull'ammiraglia del G.S. Gelati Sanson guidando Fabiana Luperini alla vittoria in quattro Giri d'Italia e tre Tour de France. Quindi alla Mimosa, all'Acca Due O e infine nel 2001 alla Gas. Dal 2002 si dedica al ciclismo maschile guidando la Mercatone Uno. 

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