Post

Visualizzazione dei post da maggio 1, 1987

Giro '87, la corsa è dura ma Roche vuole vincerla

Immagine
"Il libro del Giro d'Italia 1987" supplemento al n. 5 di Bicisport, maggio 1987 Stephen Roche, ventottenne, professionista dal 1981, ha ritrovato la grinta dei giorni migliori. Il rigenerato coridore irlandese ha più volte ripetuto che parteciperà al Giro con l'obiettivo di vincerlo. Roche ha dimostrato nella pim parte della stagione di essere tornato in gran forma e anche alle classich del Nord è andato vicinissimo a vittorie di grande prestigio. Sa che il percoso del Giro è dei più duri e la concorrenza molto agguerrita ma preferisce così perché sono condizioni che ben si adattano alle sue caratteristiche di atleta generoso. Per quanto riguarda il Tour pensa che la gara francese sia ancora più difficile del Giro. Questo non significa comunque che la corsa rosa vada affrontata come allenamento per prepararsi alle difficoltà del Tour. Sono in molti a dirlo ma Roche ci ride sopra: sarebbe un allenamento troppo lungo e poi i più forti corrono solo per vincere.

Giro '87, Visentini: Bisognerà intuire i momenti giusti

Immagine
"Il libro del Giro d'Italia 1987" supplemento al n. 5 di Bicisport, maggio 1987 Roberto Visentini, trenta anni il due giugno, professionista dal 1978, affronta questo Giro ben consapevole di essere l'uomo da battere. ma è ben felice di farlo, anche perché il percorso disegnato da Torriani incontra la sua approvazione. E' infatti un tracciato più difficile che favorisce una maggiore selezione e questo, almeno sulla carta, lo avvantaggia. Scaramanticamente però precisa che non basta che il percorso vada bene, bisogna che ad andar bene sia lui ed è questa l'unica cosa che lo impegna: la ricerca della forma ottimale. Non si sbilancia sulla sua tattica di corsa. Lo scorso anno ha entusiasmato uscendo allo scoperto subito, ma era un Giro diverso, più facile, nel quale bisognava cercare di sfruttare tutto per acquistare un vantaggio rassicurante. Quest'anno bisognerà correre in maniera diversa. Il finale durissimo costringe a correre anche un po' al