Giro 2018, un viaggio nella Storia
Prima ancora di cominciare, il Giro d'Italia numero 101 è già nella Storia. Quella con la maiuscola: per la prima volta la corsa rosa esce dai confini europei e abbraccia il mondo nella sua globalità. Motivi economici, ma non solo: la Grande Partenza, lungo le vie antiche di Gerusalemme, è un ideale ponte di fratellanza che in un chilometro quadrato abbraccia e unisce i più visitati simboli delle più diffuse confessioni monoteiste: la Cupola della Roccia per i musulmani, il Muro del Pianto per gli ebrei, il Santo Sepolcro per i cristiani. Da questo melting pot di spiritualità e culture parte un percorso duro ed equilibrato fra crono (solo 44 km) e montagne: 39 GPM, 8 arrivi in salita con Zoncolan, la "Cima Coppi" Colle delle Finestre, e la mitologica Sappada 31 anni dopo l'affaire Roche-Visentini. I favoriti sono il campione uscente Tom Dumoulin, primo olandese a vincere il Giro e così innamorato del Bel Paese e di questo percorso da preferirli al To...