Muchas gracias "Pipita" Higuaín, el fútbol tra business ed emoción
"Siento que el fútbol me dio muchísimo. Di todo de mí y más. Muchas gracias a todos los que confiaron en mí, llegó el momento de decir adiós.” - Gonzalo Higuaín Se il fútbol , oltre che business, è prima di tutto emoción , allora El Pipita ne è stato - nel bene e nel male - un sommo epitome: 17 anni e mezzo di ottovolante fra vertiginosi alti - River Plate, Real Madrid, Napoli e Juventus - e bassi (Milan, Chelsea e Juve-bis), con 333 gol in 708 partite con i club, più i 31 in 75 con la Selección . E in bacheca 14 trofei. L'Europa lo scoprì, e subito se ne innamorò, una notte d'ottobre del 2006: doppietta e pure taconazo nel 3-1 del River nel Superclásico di Apertura. In patria, ancora oggi, "EL DÍA QUE HIGUAÍN DESTRUYÓ A BOCA". In panchina Daniel Passarella, el Caudillo che in lui vedeva un mix della tecnica di Zidane e Francescoli e doti di goleador più alla Thierry Henry, partendo da lontano, che da David Trezeguet dell'area. El Pipita, da papà Jorge, olt