Gonzalo Gerardo Higuaín - El Pipita de oro (2006)



di CHRISTIAN GIORDANO ©
Euroalcio (ottobre 2006)

Destro naturale, longilineo non troppo asciutto (1,84 x 78 kg), è un attaccante centrale in grado di giocare da prima o da seconda punta. 

Gran destro, che sfrutta anche da lontano, ha un ottimo senso della posizione ed è molto rapido. Ha pure un discreto sinistro ma deve migliorare sia nel gioco aereo sia nelle conclusioni acrobatiche. Uno dei goleador più promettenti della nuova generazione (è del 1987). La doppietta nel recente derby River-Boca in cui è stato mattatore è un bel biglietto da visita. Ha dimostrato grande fame e personalità. 

«Mio figlio non vuole giocare con la Francia, ha altre aspettative». Papà Jorge Nicolas, el Pipa (per il nasone cyranesco), ha le idee chiare, forse più del pargoletto Pipita, stellina del River Plate che alla prima stagione da titolare ha incantato il mondo (specie il Real Madrid, favorito sul Milan) al di là della doppietta dell’8 ottobre al Boca Juniors, battuto 3-1 nel Superclásico di andata. 

Cittadino francese nato quando il padre, ex calciatore, giocava a fine carriera nello Stade Brestois, Gonzalo è stato chiamato dal Ct transalpino Raymond Domenech per l’amichevole casalinga con la Grecia dello scorso 15 novembre. «In casa, seguiamo una strada precisa – ha detto Jorge – Rispetteremo la sua decisione ma non si può spingere a forza il ragazzo verso la nazionale francese». Chiaro che le «altre aspettative» sono colorate di albiceleste, anche se finora non ha risposto alle convocazioni delle Selección Under 18 e Under 20. 

«Dalla nazionale argentina, nessuno ci ha mai chiamato – si lamenta Jorge, ex difensore di San Lorenzo, Boca Juniors e River Plate – e siccome Gonzalo è anche francese e in Francia c’è un commissario tecnico interessato, la situazione si fa più complicata. Mio figlio ha quasi 19 anni, e 18 e mezzo li ha trascorsi in Argentina. Ha genitori argentini, i suoi affetti sono qui, non parla francese, si ritroverebbe nello spogliatoio con gente che non conosce... Io desidero che sia felice, a me piacerebbe che giocasse per l’Argentina, purtroppo, però, per le carte, al momento, non può farlo». 

Destro naturale, leggerino (1,84 x 78 kg), sa fare la prima e, meglio, la seconda punta. Senso della posizione, rapidità, discreto sinistro, deve migliorare nel gioco aereo e in acrobazia. Ha “fame” e personalità. L’allenatore dei Millonarios, Daniel Passarella, lo definisce un mix tra Zinédine Zidane e Enzo Francescoli per la tecnica, più alla Thierry Henry che alla David Trézéguet, per la capacità di arrivare al gol partendo da lontano. 

Higuaín ha esordito nella Primera División argentina il 30 maggio 2005 (sconfitta per 2-1 contro il Gimnasia de La Plata), lanciato dall’allenatore Leonardo Astrada. Il ragazzo si è poi trovato in difficoltà con il nuovo tecnico, Reinaldo Merlo, che non l’ha impiegato con continuità. Ma da quando è arrivato Passarella, è diventato titolare. 

Il suo contratto scadrà a giugno. La base d’asta è salita a 15 milioni di euro, in vista di una cessione a gennaio. Il ragazzo intanto studia francese, lo spagnolo lo sa già. Decisiva sarà la volontà del procuratore, il potente Pini Zahavi, che ne detiene il 50% del cartellino. 

CHRISTIAN GIORDANO ©
Eurocalcio, ottobre 2006



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