Post

Visualizzazione dei post da maggio 17, 2018

Provaci ancora, Sam

Immagine
Proprio non ce la fa questo Giro 101 a essere banale. Neanche nelle presunte tappe di trasferimento.  Lasciati i saliscendi degli Appennini corsi ventre a terra, ecco la pioggia. Tanta.  E così anche una - sulla carta - innocua tappa per velocisti si riempie di insidie. Il freddo; l'asfalto reso viscido;  la distanza: 214 da Osimo a Imola, con traguardo nell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Lì cinquant'anni fa Vittorio Adorni, dopo novanta km di fuga, conquistò a braccia alzate l'arcobaleno davanti al belga Herman Van Springel e all'altro azzurro Michele Dancelli. Lì, nel 2009 Filippo Pozzato si laureò campione italiano. L'ultimo passaggio, nel 2015, con la vittoria del russo Ilnur Zakarin. Stavolta è stata il bis di Sam Bennett, che dopo aver infilato Viviano a Praia a Mare si è ripetuto prima rintuzzando la sparata di Diego Ulissi, Matej Mohoric (vincitore a Gualdo Tadino) e Carlos Alberto Betancur, e poi regolando in volata l'olandese figlio d'a

Quel maggio del '68 - Renato Laghi, l'uomo che non cadeva mai

Immagine
https://www.repubblica.it/sport/ciclismo/2018/05/17/news/quel_maggio_del_68_-_renato_laghi_l_uomo_che_non_cadeva_mai-196646686/ "Nell'edizione di 50 anni fa pioveva sempre, ma nonostante tutta quell'acqua, non caddi mai, né in quel Giro né negli altri 11. La verità è che per stare alla larga dei guai prendevo un sacco di aria..." di MARCO PASTONESI la Repubblica, 17 maggio 2018 Renato Laghi s'innamorò della bicicletta, del ciclismo e della vita a cinque anni: andò a vedere il Giro di Romagna, si mise sul bordo della strada, c'era un uomo solo al comando ed era Fausto Coppi, per il secondo corridore dovette aspettare cinque minuti. "Il Giro d'Italia del 1968 fu il primo dei miei 12, il più bello, perché in salita stavo sempre con i migliori e i giornalisti mi giudicarono la rivelazione fra i giovani. Avevo 23 anni, ero magro come un chiodo, correvo per la Germanvox, gregario per Vito Taccone, abruzzese, e Ole Ritter, danese. La corsa