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Visualizzazione dei post da ottobre 14, 2019

CR700

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Vabbè, dai, troppo facile, ma come esimersi: CR700. Dopo il gol numero 699, al Lussemburgo, nel suo ex "José Alvalade" di Lisbona, era quasi scritto che la cifra tonda arrivasse all'Olimpisky di Kiev. Meno scontato, magari, che il 95esimo col Portogallo arrivasse su rigore e coincidesse con la sconfitta per 2 a 1 con l'Ucraìna, ora aritmeticamente prima nel Gruppo B delle qualificazioni europee. Settecento gol in 976 partite ufficiali in carriera, senza contare i 2 in 3 presenze con l'Olimpica nel 2004. Il più vicino in attività, ma ancora lontano, è, neanche a dirlo, "quello là", come di solito si chiamano fra loro i dioscuri di una stessa èra: al secolo Lionel Messi, fermo - ma per poco - a 672. Il Settecento di CR nei pro' comincia a 17 anni, 17 anni fa: il 7 ottobre 2002, Sporting-Moreirense 3-0. La pietra miliare numero 100 arriva allo United in FA Cup contro il Tottenham. Tutte in Liga col Real Madrid quelle nume

IN FUGA DAGLI SCERIFFI - Gli Scapigliati: Baronchelli

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https://www.amazon.it/gp/offer-listing/1087075408/ref=tmm_pap_new_olp_0?ie=UTF8&condition=new di SIMONE BASSO ©  IN FUGA DAGLI SCERIFFI ©  Rainbow Sports Books ©  Con quell’espressione un po’ così, con quella faccia un po’ così, Giovanbattista Baronchelli (che Adriano De Zan pronunciava come una poesia marinettiana) fu uno dei corridori-simbolo del moserismo.  Per descriverlo la parola incompiuto rende perfettamente l’idea: un patrimonio, per il ciclismo tricolore, lasciato a macerare in un contesto che ne esaltò i difetti atavici.  Primo rivale del re di Palù, fu proiettato in una dimensione che mai gli appartenne: lui, il lombardo, così timido e introverso, contrapposto al trentino, campione feroce e aggressivo.  Finì malissimo per Tista e la contrapposizione tolse ai due, complessivamente, almeno un Giro d’Italia a testa.  Il dilemma di Gibì furono i risultati, tonanti, ottenuti precocemente e nonostante un arsenale psicofisico ancora in divenire. Non g