La legge del Kämna
Tanta la rabbia venerdì al Puy Mary, quanta - e forse più - la gioia martedì ai 1152 metri di Villard-de-Lans. Qui trent'anni fa cominciò la favola - poi senza lieto fine giallo - di Claudio Chiappucci (che strappò la leadership a Ronan Pensec). Qui, Lennard Kämna è riuscito, da solo, alla 16-esima tappa, nel colpaccio fallito, alla 13-esima, con Maximilian Schachmann, quando il duo della nella Bora si fece infilare in contropiede dal colombiano Daniel Martínez. Stavolta, dai 23 scappati ai -70 km (con dentro gli italiani Daniel Oss, Alberto Bettiol e Matteo Trentin), sul penultimo GPM prima li ha scremati a quattro (con lui l'ecuadoriano Richard Carapaz, tornato almeno a somigliare al signore del Giro 2019, lo svizzero Sébastien Reichenbach e i francesi Julian Alaphilippe e Quentin Pacher); poi, sull'ultima rampa, due chilometri con punte al 10%, il tedescone - cronoman iridato da junior, e da Under 23 bronzo in linea e argento contro il tempo - li ha sal...