Il vento in poppa di Conte
Il vento del cambiamento spirava già da ben prima delle trentasei ore tra il recupero, prima annunciato e poi rimandato a dopo la pausa per le nazionali, di John terry al centro difesa. Difesa passata a tre, e giubilazione di Ivanovic, uno dei pretoriani di Mourinho ai Blues e per Conte il senatore tra i più colpevole delle due sconfitte in fila contro le big Liverpool e Arsenal da riscattare contro l'Hull City. Un Hull City ben lontano da quello capace di battere, in questo stadio, alla prima giornata, il leicester campione uscente. Con il rinnovato Chelsea formato 3-4-3 o se preferite 3-4-2-1 con Hazard e Willian dietro l'unica punta Diego Costa, Snodgrass e compagni hanno retto finché hanno potuto: Diego Costa correva tantissimo, ma senza trovare sbocchi. Poi, aperta la breccia, poteva essere diluvio. Conte ha cambiato parecchio: nei tre dietro ha spostato a destra il velocissimo Azpilicueta dietro Moses, più offensivo di Alonso a sinistra e come il suo contraltare lui p