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Visualizzazione dei post da gennaio 23, 2024

The Forgotten Bad Boy: Mark Aguirre’s Championship Sacrifice

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https://michiganchronicle.com/2020/04/30/the-forgotten-bad-boy-mark-aguirres-championship-sacrifice/ Kory Woods April 30, 2020 - Michigan Chronicle Whenever there’s public criticism of the “Bad Boys” era Detroit Pistons, expect to hear from Isiah Thomas. Publicly. Thomas made an appearance this week on ESPN’s Get Up and First Take, defending himself and former Pistons teammates from remarks made against them by Michael Jordan (and his teammates) in episodes 3 and 4 of “The Last Dance”, an ESPN “30 for 30” a documentary chronicling Jordan’s last season with the Chicago Bulls. Thomas’ remarks on both shows have garnered a lot of attention. Interestingly enough, they weren’t even his most poignant ones in recent memory. Those came about a month ago. That’s when he was a guest on Knuckleheads, a podcast that’s hosted by former NBA players Darius Miles and Quentin Richardson. On their show, Thomas spoke candidly about his basketball career for nearly an hour and a half. He also spoke on his

AGUIRRE THE TERRIBLE MAKING A NEW MARK

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https://www.washingtonpost.com/archive/sports/1989/05/03/aguirre-the-terrible-making-a-new-mark/3cac9ee6-b1ad-49db-a343-b08147d3447c/ By Peter May May 3, 1989 -  AUBURN HILLS, MICH. -- Haven't heard much about Mark Aguirre lately, have you? No obscene gestures. No pouting when he comes out of a game. No tantrums. No ultimatums. No phantom injuries. Aguirre has gone from enfant terrible in Dallas to Mother Teresa in Detroit . He's playing fewer minutes, scoring fewer points, being told that defense comes first -- and couldn't be happier. And, oh yes, since joining the Pistons, Detroit went a spiffy 30-6, winning 30 of its final 34 regular season games. So for those who expected Aguirre to derail Detroit on its way to the NBA title, he advises everyone concerned that there is a better chance of the Greater Hartford Open getting snowed out.  "Never. It'll never happen. Never, ever," Aguirre said after the Pistons' final workout before the playoff opener wit
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di Roberto Beccantini 23 Jan 2024 - Il Fatto Quotidiano Era sempre là, tesoro dell’isola. Con i suoi amori, le sue cicatrici, il suo orgoglio. Raccontare Luigi Riva, eternamente Gigi, adesso che se n’è andato a 79 anni, tradito da quel cuore che non aveva mai nascosto, significa entrare a gamba tesa su un pezzo di storia e nei sentimenti di tutti coloro che lo hanno adottato fino ad amarlo, i sardi, e fino a invidiarlo, gli avversari. Perché Gigi Riva è stato il più grande attaccante italiano del Dopoguerra. Ha portato il Cagliari alla leggenda dello scudetto (1970), è stato campione d'Europa nel 1968 e vicecampione del mondo in Messico, sempre nel ’70. Detiene ancora oggi il record di gol in Nazionale: 35 in 42 partite. Tre volte capocannoniere, in Serie A ne firmò 156, e chissà quanti sarebbero stati se solo avesse potuto contare sul liberismo normativo della sbronza moderna: dal mani-comio al fuori-giochicidio, dagli autogol strozzati in culla al potere rubato ai difensori e ven

La Sardegna tutto il suo mondo

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Lo scudetto con una squadra che era il paradigma di tutte le rivincite Riva arrivò a Cagliari nel 1963, divenne presto bandiera e sovrano della regione. Il no ai miliardi della Juve fa parte della storia: un eccezionale uomo qualunque Partito da Leggiuno, una vita trascorsa sull’Isola, sostenuto dal calore muto di un popolo devoto: ecco il lungo viaggio di una leggenda del calcio italiano e della nostra Nazionale Miglior marcatore di sempre in maglia azzurra 23 Jan 2024 - Corriere dello Sport di Cristiano Gatti Gigi caro Gigi: certo non sono questi i momenti ideali per trovare le parole, ma noi tutti qui fuori sentiamo comunque il bisogno infantile di dire e di esprimere qualcosa, perché sei dei nostri, perché sei dei migliori, e certo non sarà questo passaggio fatale a cambiare il tuo cuore, il cuore che amiamo noi, un cuore che resterà sempre grande, forte, indomito, nobile. Un cuore che fa bene al nostro cuore. Magari non ha alcun senso stare qui adesso a elencare le ragioni, il per

Gigi Riva: "I miei gol per dovere"

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https://www.repubblica.it/dossier/sport/italia-germania-4-3/2020/06/16/news/gigi_riva_i_miei_gol_per_dovere_-259150634/?ref=RHEX-BG-P2-S5-T1 L'intervista rilasciata a Mura per i 60 anni dell'attaccante del Cagliari e della nazionale: "In Sardegna sono arrivato incattivito dalla vita, ero senza famiglia e ne ho trovate tante" di GIANNI MURA 15 giugno 2020 - la Repubblica © Quando Riva indossò per la prima volta la maglia numero 9 e si ruppe per la prima volta una gamba (la sinistra) a Roma, il 27 marzo del ' 67, lo andai a trovare. Stanza 126 del Policlinico Italia . «Vuoi un'intervista? Va bene. Ti costerà un paio di sigarette, perché qui oltre al gesso non mi lasciano fumare». Ricordo meno il titolo che uscì sulla Gazzetta . Il concetto era: «Quando torno spero di trovare un terzino che meni». Riva era così: forza e coraggio, come le polisportive d'una volta. Frangar, non flectar, per chi era fresco di liceo. Rombo di Tuono lo sarebbe diventato prima del

Adiós a Gigi Riva, el máximo goleador de la selección de Italia

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Gigi. Murió a los 79 años. Dejó un legado enorme para los italianos. 23 Jan 2024 - Clarín ESPECIAL Italia llora la muerte de Gigi Riva, una gloria del Calcio de los 6070 y uno de los pocos hombres “de una sola camiseta”. Había nacido en Leggiuno, provincia de Varese, en plena Segunda Guerra, en 1944. Falleció sorpresivamente, de un infarto, en su Cerdeña adoptiva. “El Sonido del Trueno”, como lo había bautizado el recordado periodista Gianni Brera jugó un año en Legnano en la Serie C hasta que fue vendido al Cagliari en 1962. Fue fiel a la camiseta hasta su retiro en 1976 y se negó a ser transferido cuando Inter, Milan y Juventus quisieron llevárselo de la isla donde se había afincado. En Cagliari jugó 315 partidos y marcó 164 goles. Participó del ascenso en 1964 y fue la figura del equipo que ganó el único scudetto de su historia en 1969-70. Fue tres veces goleador de la Serie A, en 1967-69-70. En 2005, Cagliari retiró el dorsal 11 de sus formaciones en homenaje a Riva quien se lesion

Boninsegna: “Testone, egoista, amico per sempre”

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“Il calcio è stato inventato per Gigi.  E noi due sembravamo fatti per giocare insieme. Che bello stare con lui prima e dopo la partita. A Cagliari non avevo l’auto, stavo sempre con lui, in campo e fuori.  Il suo gol ai tedeschi nel '70 fu una cosa epica. Agli avversari lui faceva paura” di Cosimo Cito 23 Jan 2024 - La Repubblica © - Nazionale ©RIPRODUZIONE RISERVATA Tre stagioni insieme a Cagliari a dividersi il fronte d’attacco, la camera d’albergo, l’auto, la Sardegna, i palloni da scagliare in porta. Poi la storia che si fa epica in azzurro: l’avventura messicana e i giorni in Germania, il bianco e nero e il colore, Bonimba e Rombo di Tuono, l’eternità. Per Roberto Boninsegna la morte di Gigi Riva è arrivata «all’improvviso, come una pugnalata al cuore». - Bonimba e Rombo di Tuono, dunque. La coppia perfetta, da Cagliari fino all’azteca. Com’era essere uno di quei due, Boninsegna? «Gigi era un testone egoista, un attaccante vero, di quelli che hanno negli occhi due cose e bast

Zeffirelli lo voleva attore ma lui litigò con la Lollo

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Era un gladiatore con il cuore tenero. Nel 2006 durante i rigori della finale andò in bagno a fumare per la tensione di Emanuela Audisio 23 Jan 2024 - La Repubblica © - Nazionale ©RIPRODUZIONE RISERVATA Non te l’aspettavi da uno con la faccia così. Dura e sincera. Ma Riva aveva un cuore tenero, sempre pronto a emozionarsi, a preoccuparsi, e a scassarsi per qualcosa. Il viso invece era da gladiatore, da uno capace di attraversare tutto. Lo chiamavano Hud dal film Hud il Selvaggio con Paul Newman. Perché era forza e coraggio. Ma soffriva anche lui, perché era sensibile, capace di sentire, quasi senza pelle. Nella notte mondiale di Berlino 2006, il momento dei rigori contro la Francia sembrò un tempo eterno, la corsa alla toilette era per non averne bisogno poi al momento del risultato finale. Riva era lì. Sigaretta in mano. Team manager azzurro. «Gigi, cosa fa qui, stanno tirando i rigori». E lui: «Lasciami fumare, sono teso, nervoso, ho paura di guardare, preferisco stare qui da solo,

Riva, et le tonnerre se tut

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L’un des  plus formidables attaquants de l’histoire du football italien  s’est éteint hier soir : « Gigi » Riva, recordman des buts en sélection et héros de Cagliari et toute la Sardaigne. Il avait 79 ans. ROBERTO NOTARIANNI 23 Jan 2024 - L'Équipe On n’entendra plus le grondement du tonnerre. Hospitalisé depuis dimanche soir et une première alerte à son domicile, Luigi Riva n’a pas résisté à une nouvelle attaque cardiaque, hier, alors que les médecins de l’hôpital Brotzu de Cagliari semblaient plutôt optimistes et envisageaient une intervention dans les prochains jours. Ainsi s’est éteint, à 79ans, l’un des plus redoutables attaquants de la seconde moitié du XXe siècle, ce Riva que la presse italienne avait justement surnommé «Rombo di tuono», le grondement du tonnerre. Pourquoi ce surnom? Probablement pour rendre au mieux l’idée de la frousse qu’il inspirait aux adversaires avec ses terribles frappes du gauche, ses têtes acrobatiques aussi puissantes que des catapultes. Et son cou