Post

Visualizzazione dei post da marzo 25, 2018

Kimmage: In Kelly's world, the real dirty stuff started and ended with Armstrong

Immagine
https://www.independent.ie/sport/other-sports/cycling/paul-kimmage-in-sean-kellys-world-the-real-dirty-stuff-started-and-ended-with-lance-armstrong-31420880.html Paul Kimmage , August 2 2015 5:00 PM My syringe is prepared. As it's my first time it is decided that 7cc will be enough. Ten to fifteen is the average dose, but the real hard men often use double or treble this. Amphetamines work strongly for about two to three hours , after which the effects diminish. The criterium will last just two hours, which means we can take them in the privacy of the hotel room before going out to the start. I roll back the sleeve on my jersey. No turning back now. The needle is slipped under the skin of my left shoulder. I'm charged. Here's how it starts: it's Friday evening and I'm driving home thinking about the day. The interview has gone well; I have four hours of tape that will take a week to turn around but I think it will be worth it. It's raining he

Storia di Sean Kelly

http://www.museociclismo.it/content/articoli/900-Storia+di+Sean+Kelly/index.html Campione dalla maturazione lenta, ha dovuto lasciarsi alle spalle alcune stagioni prima di toccare i vertici del suo rendimento. Hai poi imposto la sua supremazia per almeno sei stagioni in virtù di una continuità ragguardevole che gli ha consentito di aggiudicarsi vittorie in gran numero (quasi 200) e, fra esse, molte di prestigio. Unica carenza al Tour de France dove non ha saputo essere all'altezza della sua reputazione, anche se ha ottenuto cinque vittorie di tappa e conquistato per quattro volte la maglia verde della classifica a punti ('82, '83, '85, '89), mentre ha sempre evitato, per ragioni di calendario, il Giro d'Italia. Corridore vincente sin dall'inizio della carriera pareva, con il passaggio al professionismo, condannato ad accontentarsi solo di traguardi di secondo ordine mancandogli a volte la condizione e a volte l'opportuno comportamento tattico. M

Sean Kelly

http://www.museociclismo.it/content/articoli/5560-Sean+Kelly/index.html Le vittorie di questo irlandese, da definirsi passista veloce, sono solo tre in meno di Saronni (192 totali) ma la sua carriera, s'è consumata con una longevità ed un equilibrio ben diversi .  Corridore dato per vincente sin dagli inizi, parve a un certo punto condannato ad accontentarsi di traguardi di secondo piano. Poi, nel 1983, la svolta col suo primo successo al Giro di Lombardia. Per Sean quella vittoria fu come rompere il ghiaccio anche se il suo palmarès era già denso di decine e decine di traguardi. La "Classica delle foglie morte" aprì così la sua lunga stagione di cacciatore di classiche.  Nel 1984 vinse la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi e il Gran Premio d'Autunno, nell'85 di nuovo il Giro di Lombardia, indi la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix nell'86 e piazzamenti d'onore in quasi tutte le altre.  Nel 1988 trionfò nella Gand-Wevelgem e nel 1989 ne