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Visualizzazione dei post da gennaio 4, 2017

Stasera a casa di Alli

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"Non a casa nostra". Era stato chiaro, Harry Kane. E un po' era nell'aria, aria di London derby, la terza caduta in campionato della capolista, sin lì battuta solo da Liverpool e Arsenal. Una dietro l'altra. Al White Hart lane però la promessa l'ha mantenuta Dele Alli: doppietta di testa in fotocopia (sempre su cross di Eriksen, sempre sul palo lontano, sempre a difesa schierata) del ventenne-meraviglia, e striscia-record dei Blues che si arresta a 13 vittorie, una in meno dei Gunners che dal 10 febbraio al 18 agosto 2002 le vinsero tutte: le ultime tredici di un campionato e la prima di quello successivo. Emulandolo, Pochettino si è adattato a Conte meglio del viceversa: difesa a tre anche per gli Spurs, con Kane a fare il Diego Costa e Ally e Eriksen sulla trequarti come, dall'altra parte, lo spento Hazard con a sorpresa Pedro anziché Willian. L'immagine della serataccia, oltre a un Conte mai così remissivo (e quasi rassegnato) e a un Pochettino

14 Classic Johan Cruyff Quotes Explained

http://isleofholland.com/read/sports/14-classic-johan-cruyff-quotes-explained by Tom Springveld 25 February 2013 at 9:00 am Johan Cruyff isn’t only the best football player the world had ever seen until Lionel Messi, he’s also a visionary, philosopher and insufferable know-it-all. Luckily, the Amsterdammer never kept his wisdom for himself: everyone in the Netherlands can reproduce at least one of many classic Johan Cruyff quotes. We examined 14 of them and came up with some shocking conclusions… 1. “The most difficult thing about an easy match is to make a weak opponent play bad football.”  “Het moeilijke van een makkelijke wedstrijd is om een zwakke tegenstander slecht te laten voetballen.” One of the most poetic of all Johan Cruyff quotes. And what he says is true, too. Let’s say the Dutch national team (#8 on the FIFA World Ranking) plays against Andorra (#204). What’s Andorra gonna do? Right, defend like their lives are at stake. Oranje will run into a brick wall.

Addio Cruijff, profeta elettrico

Se ne va a 68 anni l’alfiere del calcio totale che ha rivoluzionato nei ’70 il mondo del pallone. Fantasia, velocità, controllo, uomo-squadra nell’Ajax e nella nazionale olandese, poi nel Barcellona. Uno stile sovversivo e provocatorio anche fuori del campo e che lo farà schierare con gli oppositori di Franco - Nicola Sellitti, 25.03.2016, Il Manifesto Il Profeta del gol è scomparso. Ma la traccia della sua rivoluzione arancione non conoscerà fine. Da ora di pranzo di ieri è un flusso di ricordi, immagini, commenti sulla morte di Johan Cruijff, battuto a 68 anni da un cancro ai polmoni annunciato con un comunicato dallo stesso ex fuoriclasse olandese nell'ottobre 2015. Cruijff è morto a Barcellona, la sua città adottiva, il teatro itinerante delle sue rappresentazioni calcistiche, arte in campo e in panchina. Era il «magrolino elettrico» per Eduardo Galeano. Il simbolo, il capitano con il 14 sulle spalle (ma non perché a 14 anni aveva vinto il campionato giovanile con

Il marchese Del Bosque, fuoriclasse nato

http://www.corriereadriatico.it/home/la_spagna_fenomeno_vicente_marchese_bosque_fuoriclasse_nato-189341.html di Enrico Maida, Corriere Adriatico, 3 luglio 2012 Se lo incontrassi in una di quelle vecchie drogherie di paese che profumano di spezie e di tentazioni, ti verrebbe voglia di chiedergli due etti di prosciutto, quattro salsicce di quelle buone e un po’ di coppa. Alla parola «coppa», probabilmente, il faccione rassicurante e generoso si illuminerebbe mentre i baffi leggermente spioventi incornicerebbero un sorriso. Il sorriso di Vicente Gonzales del Bosque, marchese di Salamanca dal 4 febbraio dell’anno scorso, da quando cioè il re Juan Carlos gli ha conferito il titolo nobiliare abbinandolo al premio Nobel, Vargas Llosa, in una cerimonia di quelle che non si dimenticano. Con una motivazione particolarmente significativa: la dedizione allo sport spagnolo e il contributo allo sviluppo dei valori sportivi. Non sono semplici parole su una pergamena, sono cose che ti restano