Stasera a casa di Alli

"Non a casa nostra". Era stato chiaro, Harry Kane.

E un po' era nell'aria, aria di London derby, la terza caduta in campionato della capolista, sin lì battuta solo da Liverpool e Arsenal. Una dietro l'altra.

Al White Hart lane però la promessa l'ha mantenuta Dele Alli: doppietta di testa in fotocopia (sempre su cross di Eriksen, sempre sul palo lontano, sempre a difesa schierata) del ventenne-meraviglia, e striscia-record dei Blues che si arresta a 13 vittorie, una in meno dei Gunners che dal 10 febbraio al 18 agosto 2002 le vinsero tutte: le ultime tredici di un campionato e la prima di quello successivo.

Emulandolo, Pochettino si è adattato a Conte meglio del viceversa: difesa a tre anche per gli Spurs, con Kane a fare il Diego Costa e Ally e Eriksen sulla trequarti come, dall'altra parte, lo spento Hazard con a sorpresa Pedro anziché Willian.

L'immagine della serataccia, oltre a un Conte mai così remissivo (e quasi rassegnato) e a un Pochettino che salta dalla panchina sul 2-0, è il siparietto in più atti durato oltre un minuto fra Diego Costa e Pedro, reo di non aver fatto il taglio a portargli via l'uomo. E dire che sono stati compagni anche in nazionale con la Spagna.

Alla fine però, Conte per primo ha capito che per i suoi non era serata. 
È stata invece la serata da sogno per Dele Ally: a ventun anni ancora da compiere, ha già eguagliato il suo record di 10 gol in Premier League della scorsa stagione. Ma in 19 partite anziché 33.

Non è nata una stella, è solo diventata grande. A casa sua, nel London derby.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

Commenti

Post popolari in questo blog

PATRIZIA, OTTO ANNI, SEQUESTRATA

Allen "Skip" Wise - The greatest who never made it

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?