Marco Pantani, l'ultimo chilometro
di Andrea Rossini, TuttoBici (n. 2, 2005) L'ultimo chilometro della sua vita Marco Pantani lo percorse a piedi, senza essere fermato neppure per un autografo, risalendo viale Regina Elena fino al residence "Le Rose", sfiorando il lungomare di Rimini. Frontiera tra l'illusione luccicante del sogno e il peso opaco della realtà. Nella città, quella notturna, il campione da due mesi tornava con regolarità a bruciarsi le ali come una falena attratta dalla luce artificiale. Stavolta però era giorno, le 13,25 del 9 febbraio, e con sé aveva solo due zainetti e un pensiero fisso: rifornirsi di cocaina. Sotto il giubbotto Iceberg, la maglia nera del destino. A bordo del taxi, lato passeggero, con il naso incollato al finestrino aveva già esplorato per due volte il viale senza individuare l'abitazione che cercava. Quella dello spacciatore. - Non ricordo il nome dell'hotel... devo incontrare degli amici. Amici, disse. La Mercedes C270 nera procedeva lent