Johnny “Red” Kerr, la grande freddura
di CHRISTIAN GIORDANO In America li chiamano one-liners , barzellettieri. E nella categoria, Johnny Graham “Red” Kerr, forse il più citabile fra giocatori ed ex NBA, è stato uno degli interpreti più continui e convincenti. Ritenerlo però soltanto un comedian mancato sarebbe fare un torto alla sua carriera di iron man . Per oltre undici stagioni non saltò neanche una gara: 844 consecutive, seconda striscia di sempre (ma allora un record), e avrebbe potuto essere più lunga se Paul Seymour, il 4 novembre 1965, non l'avesse interrotta preferendogli, nel frontcourt dei Baltimore Bullets, Jim Barnes e Bob Ferry nella sconfitta di 11 contro i Boston Celtics. L'esclusione aveva sorpreso e deluso la squadra, ma coach Seymour si era poi difeso adducendo la presunta distorsione a una caviglia di Kerr, che invece l'ha sempre negata. A precisa domanda su che cosa lo avesse motivato negli undici anni senza saltare una partita, Johnny rispose à la Kerr: «Temevo che mia mog...