Tour, Froome a piedi sul Ventoux dimezzato: cose mai viste
In 102 Tour una così non si è mai vista. L’ha televista il mondo intero alla edizione 103, e farà giurisprudenza. Eccome. Chris Froome che corricchia a piedi verso il traguardo anticipato allo Chalet Reynard, a 6 km dalla cima del Mont Ventoux e tagliato 5’05” prima dal belga Thomas De Gendt, vincitore di giornata, perché la maglia gialla calzava attacchi non compatibili coi pedali montati sul mezzo del cambio bici. Una scena surreale almeno quanto quella, lunare, che Christian Prudhomme, patron dell’ASO e della Grande Boucle , ci ha giustamente sottratto per salvaguardare la sicurezza dei corridori. La Notiziona, con la maiuscola, doveva essere quella, il Ventoux che non ti aspetti: altro che canicola, inferno dantesco, Golgota del ciclismo: sotto i 40 gradi del Gigante della Provenza, il monte calvo spazzato dal mistral che, senza vegetazione, ti ruba l’ossigeno fra le nuvole. Invece, è stato un Ventoux diverso, se possibile ancor più spettrale, con 4 g...