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Visualizzazione dei post da novembre 4, 2024

The historic bond between HSV and Dynamo Kyiv

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https://www.hsv.de/en/the-historic-bond-between-hsv-and-dynamo-kyiv In 1983, HSV faced the club from the current Ukrainian capital on the way to the biggest triumph in the club’s history . A hat-trick hero and one singular defeat formed the story of the road to Athens . Dynamo Kyiv will take on Italian side Lazio at the Volksparkstadion in their opening match of the new Europa League season next Wednesday (25th September, kick-off 21:00 CEST). The prestigious Ukrainian club, who will play their European ‘home games’ in Hamburg due to the war in their own country, are returning to the HSV stadium for the first time in over 40 years. The last time the Volkspark hosted Dynamo Kyiv was in 1983 , on 16th March to be precise, in a European Cup quarter-final second leg. In front of 35,000 fans, the visitors emerged victorious thanks to goals from Bessonov (52’) and Yevtushenko (82’) with a temporary equaliser arriving through Jimmy Hartwig (62’, pictured above). The game went down in history

FOR NOW THE ANSWER IS NOT IN THE STARS

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https://vault.si.com/vault/1971/09/20/for-now-the-answer-is-not-in-the-stars SI STAFF TABLE OF CONTENTS ORIGINAL LAYOUT Earl Manigault, once one of the basketball superheroes on Harlem's playgrounds, sat resting briefly during a scrimmage at the Utah Stars' training camp and pulled his red practice jersey up under his armpits to let air circulate around his sweating chest and belly. In the middle of his lean black torso a knot of scar tissue the color and breadth of a Ping-Pong ball emblazoned a grotesque reminder of his despair, a badge of the degeneration that made him an unlikely and, ultimately, unsuccessful pro rookie at the age of 25. "It's a burn," he explained in the soft, matter-of-fact voice with which he discusses his past. "It happened one day after I shot up. I got high and was smoking a cigarette. Then I started noddin'. When I came down from the stuff my room was all smoked up and I was burning up. My sweat shirt had caught fire and my skin

La maratona - Il lungo viaggio di Nageeye un rifugiato trionfa a New York

La Repubblica 04/11/2024 Edizione NAZIONALE - Pagina 41 EMANUELA AUDISIO NEW YORK — Non una domenica per dreamers . Questa è una maratona spezza-sogni, per gente pratica che sa affrontare la vita e andare avanti. Move on , appunto. Vince un rifugiato somalo nato a Mogadiscio che a 6 anni con il fratello è finito prima in Siria poi in Olanda dove è stato adottato e naturalizzato. Se Verstappen vince in pista, Abdi Nageeye lo fa su strada. La (nuova) Europa con maglia oranje torna prima a Central Park 28 anni dopo l’italiano Giacomo Leone (1996). Olandese (ma nata in Etiopia) è anche la campionessa olimpica di Parigi, Sifan Hassan. Nageeye chiede l’applauso, si dà schiaffi in faccia, tanto non ci crede, e chiude in 2h07’39” davanti ai keniani Chebet e Korir mentre l’oro olimpico Tamirat Tola, etiope, vincitore l’anno scorso, è quarto. 84 giorni dopo Parigi la fatica si fa ancora sentire e a Tola non riesce l’impresa di aggiungere anche il titolo maschile a New York (nessuno tra gli uom

Milano fragile: -34 - Messina: «Stanchi» Trento imbattuta

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Leadership - Jordan Ford, 26 anni, prima stagione a Trento,  sta viaggiando a 15.3 punti e 3.2 assist di media I tricolori pagano il doppio turno di Eurolega e i tanti infortuni Il coach: «Nulla nel serbatoio» 4 Nov 2024 - La Gazzetta dello Sport - Sicilia Di Giulia Arturi © RIPRODUZIONE RISERVATA Trento stravince la sfida contro Milano e continua la sua corsa in solitaria in testa alla classifica. Sesto successo in altrettante partite (miglior inizio in serie A della sua storia) e una dichiarazione di intenti. La squadra di coach Galbiati è meravigliosa su entrambe le metà campo, domina ancora a rimbalzo (46-33) e spinge dal primo all’ultimo minuto. Solo alla fine alza lo sguardo per godersi il 91-57 finale. È stata la prova di forza di un gruppo unito che aveva voglia di giocare e di riscattare la sconfitta in Eurocup subita mercoledì a Ulm . L’aveva detto Anthony Lamb alla vigilia: «Non vedo l’ora che sia domenica». Un senso di urgenza che è completamente mancato a Milano. L’EA7 ini

Gioia Nageeye l’olandese: fuggì a 6 anni dalla guerra

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Abdi scappò con un fratello dalla Somalia.  Leone, nel 1996, ultimo re del Vecchio Continente 4 Nov 2024 - La Gazzetta dello Sport di Andrea Buongiovanni AFP La solita festa di colori ed emozioni. Il fascino e la magia di un’intera città che corre. Con al via dal Ponte di Verrazzano oltre 54.000 partecipanti, più di 2000 dei quali italiani . Al vertice, due inesorabili selezioni, altrettante lunghe volate e a trionfare in Central Park, sul traguardo della 53a maratona di New York, sono per la prima volta il 35enne olandese Abdi Nageeye, origini somale (2h07’39”) e la 33enne keniana Sheila Chepkirui (2h24’35”).   Non si tratta di atleti sconosciuti, anzi: ma nemmeno dei più accreditati alla vigilia. Nageeye, in particolare, sui 42 km è stato argento olimpico a Tokyo 2021 alle spalle di Eliud Kipchoge, col quale condivide il gruppo manageriale, l’NN Running Team proprio di emanazione olandese e, spesso, quello di allenamento. La sua escalation sulle strade della Grande Mela parla chiaro