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Visualizzazione dei post da marzo 7, 2016

1955-56, fuga dalla realtà

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di CHRISTIAN GIORDANO, Guerin Sportivo Dopo aver contribuito in maniera determinante, seppure involontariamente, alla nascita della Coppa dei Campioni d’Europa, il calcio inglese dice no, grazie. La Football Association impedisce infatti al Chelsea, campione d’Inghilterra 1954-55, di parteciparvi, ufficialmente per evitare un accavallamento di competizioni le cui date erano state già fissate.  Più realisticamente, la decisione fu dettata dal fatto che in quella stagione (1955-56) il club londinese, fra le migliori squadre del dopoguerra, era in crisi profonda.  Le cose sarebbero potute andare diversamente se il titolo della stagione precedente fosse andato al Wolverhampton, se non altro per la sua capacità di catturare l’immaginazione del pubblico d’oltremanica dopo le strepitose affermazioni contro lo Spartak Mosca e la celeberrima Honvéd di Budapest.  L’Inghilterra s’iscrisse dal 1956-57, anche perché il Manchester United, con undici punti di margine sulla seconda

Champions League, colpa dei Campioni

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Nel 1953 i Wolves battono al Molineux la grande Honvéd di Puskás e la stampa inglese li incorona «campioni del mondo». Ne nasce un putiferio che, quarant’anni dopo, chiameremo Champions League... di CHRISTIAN GIORDANO  © Guerin Sportivo  © La più prestigiosa coppa europea, oggi pomposamente ribattezzata Champions League, nasce il 2 aprile 1955, quando su invito del quotidiano sportivo francese L'Équipe  i maggiori club d’Europa si riuniscono presso l’Hotel Ambassador di Parigi (dove oggi è apposta una lapide commemorativa dello storico incontro) per dare vita a un torneo continentale denominato Coppa d’Europa. FIFA e UEFA – che ne vengono a conoscenza dai giornali – arricciano il naso, ma di fronte al fatto compiuto fanno buon viso a cattivo gioco, riuscendo almeno a cambiargli nome: “Coppa d’Europa” faceva pensare più a un torneo per nazionali che non a una competizione per club, via libera allora a “Coppa dei Campioni d’Europa”, denominazione che meglio specificava la

FOOTBALL MEMORIES - Fame da Lupi

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di CHRISTIAN GIORDANO © Guerin Sportivo  © I Wolves di Stan Cullis, per la prima volta campioni nella League, contavano su talenti locali quali William (Billy) A. Wright, allora primatista di presenze nell’Inghilterra (105), perno di una solida difesa completata da Bert F. Williams in porta, Ron Flowers e William (Bill) J. Slater, tutti nazionali.  La linea d’attacco, guidata da Ron Swinbourne, sopperiva alla carenza di statura con la velocità di Johnnie Hancocks e la scaltrezza di Peter F. Broadbent, anche perché sul piano tecnico con gli ungheresi non c’era partita.  Ma la vera forza dei Lupi era tutta nel loro approccio tried-and-trusted , ci ho provato e ci ho creduto. E a ben donde visti i risultati ottenuti nel decennio, gli anni 50, da una squadra priva di grosse individualità ma irriducibile: tre titoli nazionali (1954, 1958, 1959) e una FA Cup (1960).  La stampa internazionale dette immensa eco alla grande sfida del Molineux e lo stesso Gabriel Hanot, il gio