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Visualizzazione dei post da gennaio 13, 2022

Alfredo Alfredo - Chinetti, il Timido

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di CHRISTIAN GIORDANO  © IN ESCLUSIVA per Rainbow Sports Books  © Cassano Magnago (Varese), mercoledì 4 luglio 2018  - Alfredo Chinetti, cominciamo da quel famoso “...òstrega, ma tu vai a razzo. Perché non corri?”. Me lo racconta? Chi glielo ha detto? Com’è iniziato tutto? Si ricorda?  «No… Non mi ricordo più queste cose».  - Lo ha scritto Nicola Montanaro raccontando la carriera di Chinetti: 54 vittorie da dilettante, gli inizi con una bicicletta da passeggio. E uno che le fa: “...òstrega, ma tu vai come un razzo – le ha detto uno sconosciuto di Lentate – perché non provi a correre?”.  «Quello è vero».  - Ma chi era quello sconosciuto di Lentate?  «Ci siam trovati… Io ero andato a Ponte Tresa, una volta si andava ai confini, no? Prendevamo le sigarette, a Ponte Tresa. Andavamo là, si prendevano un po’ di pacchetti di sigarette, per venire a casa e guadagnare due soldini. Nel frattempo, tornando, avevo fatto il Marchirolo (4,4 km con pendenza media del 5%, nda), con la bici normale…». 

Fausto Bertoglio - Non sparate sul chitarrista

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di CHRISTIAN GIORDANO  © in esclusiva per RAINBOW SPORTS BOOKS  © Il gregario che si risveglia campione.  Partito come aiuto del predestinato Giovanni Battaglin, il 26enne Fausto Bertoglio arriva invece a vincerlo il Giro d’Italia del 1975. Un’edizione privata, per irripetibili e per lui fortunate congiunzioni astrali, del duplice fattore “M”. Merckx influenzato che rinuncia per febbre, e con lui l’intera Molteni. Moser che va al suo unico Tour in ripicca al duro percorso rosa che Torriani aveva disegnato per Baronchelli, secondo l’anno prima, da neo-pro’, a dodici secondi dal Cannibale.  Negli ultimi dieci chilometri, sui 48 tornanti innevati dello Stelvio, il duello fra Bertoglio e lo spagnolo Francisco Galdós diventò un instant classic. E con quel nome, Fausto, che però nulla c’entrava col grande airone, le iperboli si sprecarono. Qualcuno, fatalmente, ci giocò. Forse troppo. «Fausto come Coppi» si leggeva sui cartelli dei tifosi. E dire che all’anagrafe Berto