SEVENTIES - Gol di Gemmill, l'inutile al dilettevole
di CHRISTIAN GIORDANO «Era il mondiale del '78. L'Olanda, che stava andando bene, giocava contro la Scozia, che stava andando male. Lo scozzese Archibald Gemmill ricevette palla da Hartford e fu abbastanza educato da chiedere agli olandesi di danzare suelle note di un solitario suonatore di cornamusa. Wildschut fu il primo a cadere, la testa voltata, ai piedi di Gemmill. Poi lasciò lì Suurbier a ballare nella polvere. A Krol andò anche peggio: Gemmill gli fece il tunnel. E quando gli si fece incontro il portiere Jongbloed, lo scozzese lo scavalcò con un pallonetto». Così l'immenso Galeano, ne Splendori e miserie del gioco del calcio, consegnò all'immortalità il gol di Archie Gemmill. «A brilliant individual goal by this hard little professional has put Scotland in dreamland!», così invece parlò David Coleman, che in telecronaca non fece in tempo a celebrare la prodezza del piccoletto duro a morire, il 3-1 degli scozzesi, e «the miracle was beginning to happe...