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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Celtic Hotline - David McCarthy Answers Your Calls

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DAILY RECORD - Thursday, September 30, 2021 Ange Postecoglou has yet to convince the Celtic support he’s the man for the job if the Hotline is a temperature gauge of his popularity. There is some sympathy for the Australian’s plight but most believe that results are the bottom line irrespective of circumstances and three wins from the first seven league just isn’t cutting it with them. Liam O’Hare, Cambuslang, said: “I said a week ago that Ange unfortunately was out of his depth. A few of my fellow Celtic fans got upset but they are in denial. The next month could see Celtic confirmed as mid table mediocrity. We need to admit the board got it wrong and change things quickly. Mark my words.” Jimmy Murray, from Edinburgh , said: “ When John Kennedy was Ronny Deila’s defence coach he introduced zonal marking. It was a disaster. When Brendan Rodgers came he binned it. “When John Kennedy became Neil Lennon’s coach he brought it back. Now he is Ange’s defence coach and the zonal marking is

Maldinastia Milan

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D come Daniel, come Destino, come diavolo, come dinastia. Dinastia Maldini.  Cesare, Paolo, Daniel. Di padre in figlio, di nonno in nipote. Per la prima volta, tutti e tre in gol in Serie A. E nel Milan. Era - se non scritto - solo questione di tempo, non di "se". 4500 giorni dopo l'ultima di Paolo in A (il 31 maggio 2009, 2-0 al Franchi sulla Fiorentina), ecco la prima da titolare in A - con gol - di Daniel: a 19 anni, 11 mesi e 14 giorni.  13 anni e 179 giorni dopo l'ultimo di papà Paolo nel Milan (1-2 dell'Atalanta a San Siro, 30 marzo 2008); e 60 anni e 22 giorni dall'ultimo - dei soli tre in carriera - di nonno Cesare (3-0 al Catania il 3 settembre 1961) Cesare aveva 22 anni, 7 mesi e 14 giorni il 19 settembre 1954, quando esordì in A col Milan, 4-0 alla - quando si dice il Destino - sua ex Triestina. Paolo aveva 16 anni, 6 mesi e 25 giorni quando debuttò, il 20 gennaio 1985 in Udinese Milan 1-1. Ma la prima da titolare fu Bari-Milan 0-1 dell'8 settem

GUIDA POCO PRATICA AL MONDIALE DI CICLISMO DI LOVANIO

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https://www.sport-e-cultura.com/2021/09/24/guida-poco-pratica-al-mondiale-di-ciclismo-di-lovanio/?fbclid=IwAR3vb5AjyyvvXk73x2K4GBZIyvUXsiY3J641KUQM4XfIcNN0ciNUR5Ar7-E Nulla è più definitivo, nel variegato mondo dello sport (pro'), di un’iride del ciclismo assegnata in Belgio, nelle Fiandre. La terra dove la bici e i suoi riti rappresentano un culto totalizzante, teosofico. Cento anni di Mondiali UCI nel centro di gravità permanente del ciclismo: alla faccia del Tour e del Giro. Questa è una guida poco pratica all’evento, wikipedismo e luoghi comuni nisba, ma un bel flusso di coscienza sulla corsa in linea più scema e importante dell’anno. 1. Lovanio mon amour , a uno sputo da Bruxelles, nel bel mezzo del Brabante fiammingo, minaccia (...) uno scenario stile-Woodstock o ingorgo anni Ottanta sulla A1 a Roncobilaccio. Tifosi ovunque, marciapiedi, tribune, ponti, alberi, finestre: roba che poi uno pensa a Doha 2016 (che fu pure una bella gara) e tocca un amuleto. Fare un Mondiale nelle

Mondiali U23: Baroncini, l'altro Pippo d'oro dell'estate italiana

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La lunga estate azzurra è tutt'altro che finita. Da un Filippo d'oro a un altro: Ganna che dopo Imola si conferma campione del mondo nella crono individuale; e Italia che con Baroncini conquista nella Fiandre la maglia iridata negli Under 23, come Samuele Battistella a Harrogate 2019. Stavolta in solitaria, e senza squalifica dell'olandese Niels Eekhoff per scia irregolare. Impresa vera del 21enne di Massa Lombarda che corre per la Colpack-Ballan (dove è passato anche Ganna) e nel 2022 passerà pro' nella Trek-Segafredo ancora del giemme Luca Guercilena e Giulio Ciccone e non più di Nibali, ormai ex di ritorno all'Astana. Baroncini, argento due settimane fa all'Europeo dietro il belga Thibau Nys (oggi sesto) - ha coronato un anno magico - per lui e per l'Italia - scattando ai -5 km, dopo una condotta perfetta da parte della squadra. E pensare che Baroncini era pure caduto ai -60 km dal traguardo di Leuven, proprio quando la corsa s'è accesa. Esemplari t

Italo Zilioli, il campion cortese

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di CHRISTIAN GIORDANO © in esclusiva per Rainbow Sports Books © «Cercavo la gloria in bici e nella vita,  e quando rendevo di più,  era perché avevo la gioia nel cuore»  – Italo Zilioli a Marco Pastonesi, Tuttobiciweb  La sua meravigliosa, cortese piemontesità. Niente descrive e riassume meglio e di più Italo Zilioli. L’ennesimo “nuovo” o “piccolo” Coppi.  Merito o colpa, quei nick-anatema, del poker calato in fila nel 1963, al secondo anno nei pro’ e a tre dalla dipartita del Campionissimo originale: Tre Valli Varesine il 18 agosto, Giro dell’Appennino il 1° settembre, Giro del Veneto il 15 settembre e Giro dell’Emilia il 4 ottobre.  Pokerissimo se si conta pure la Zurigo-San Gallo, prima tappa al Giro di Svizzera, il 13 giugno. Troppo e troppo in fretta per uno così «esile, incerto, sensibile ai turbamenti e alle emozioni come una fanciulla o un intellettuale tormentato», stando all’immortale epitaffio tecnico-esistenziale vergato da Sergio Zavoli al Processo alla tappa.  Classe