GIRO '23 - Dainese a Caorle, casa dolce casa
Alberto Dainese neanche doveva iniziarlo, il Giro: convocato all'ultimo come treno per Marius Mayrhofer. E neppure pensava di finirlo, dopo i cinque giorni di influenza intestinale e gli ottanta km di sofferenza in solitaria di domenica per arrivare a Bergamo e la fatica di martedì per rientrare nel tempo massimo sul Bondone. E invece, alla seconda chance da capitano dopo il quarto posto di Salerno, poi un po' frettolosamente declassato per aver provocato la caduta di Mark Cavendish e Andrea Vendrame, il 25enne padovano di Abano Terme non solo ha ribaltato le gerarchie interne della DSM, con il tedesco Mayrhofer a correre per lui. Ma a Caorle, dopo 197 km di piattone scendendo da Pèrgine Valsugana, ha centrato sulle strade vicino casa la quarta vittoria in carriera. La seconda al Giro un anno dopo Reggio Emilia. E battuto - al fotofinish - nientemeno che Jonathan Milan, per la quarta volta secondo come a Salerno, Napoli e Tortona. E ancora una volta uscito, stavolta senza l...