Lombardia 2018: Pinot à la Nibalì
«Solo la vittoria è bella», s'è tatuato sul braccio destro. Se in Italia, come 7 delle sue 27 in carriera da pro’, ancora di più. Settimana fantastica per Thibaut Pinot: la Milano-Torino mercoledì davanti a Miguel Ángel López e al neocampione del mondo Alejandro Valverde; il Lombardia il sabato, in solitaria con 32" su Vincenzo Nibali e 43" sul belga Dylan Teuns, qui secondo al Piccolo Lombardia 2014 dietro Moscon. Quel Moscon oggi sfortunato nel forare al momento forse decisivo. Per il 28enne della Groupama-FDJ, già terzo al qui nel 2015, è la prima Monumento, l’ultima di una stagione per lui - finale di Giro a parte - magica: cinque successi, tra cui il Tour of the Alps (ex Giro del Trentino) e due tapponi alla Vuelta (Lagos de Covadonga e Andorra/Naturlandia). Pinot ha vinto "à la Nibalì", per lui «un simbolo» più che l’avversario che stima di più. Ai -50 km, sul Muro di Sormano ha risposto al morso dello Squalo e sul Civiglio, ai -14 km, h...