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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Il tagliando di Lewandowski, la macchina perfetta

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Quattro settimane fermo: cinque partite di Bundes - tra cui la trasferta di sabato a Lipsia che può valere lo Schale; e i due quarti di Champions contro il Paris di M'bappé. Distorsione al ginocchio destro con interessamento dei legamenti, l'infortunio di domenica con la Polonia dopo aver già archiviato, con una doppietta in 55', la pratica Andorra. Per Robert Lewandoswki, 32-enne macchina perfetta che viaggia - di media - a un gol ogni 72', un tagliando che proprio non ci voleva. Non in questa fase cruciale di una stagione in cui ha già timbrato 42 volte in 36 uscite. Il Bayern lo perderà in campionato per il big-match con la seconda, staccata di -4 punti; e in Champions per la rivincita della finale di Lisona.  Niente scontro diretto con M'bappé del 7 e 13 aprile, e quello distanza col suo erede, Haaland, che di Champions (con 10 reti) è capocannoniere. Ma se in Bundes la sua corona di re del gol non pare in discussione (Lewandowski è a 35, André Silva dell'Ei

FOOTBALL PORTRAITS - "Kun" Agüero della stessa pasta dei sogni

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-Agbonlahor-ebook/dp/B01KI1XRO6 di CHRISTIAN GIORDANO "A-gue-ro". La dieresi non è mai stata - né mai sarà - negoziabile: per imperscrutabili motivi tutti argentini come il suo talento da futbol potrero , si pronuncia così, e non, alla spagnola, “Aghero”.  Abbiamo dovuto impararlo presto. Prestissimo. A 15 anni, grazie al "Cabezón" Oscar Ruggeri che allenava l'Independiente, divenne il più giovane debuttante in prima divisione argentina. Vinse però 1-0 il San Lorenzo, era il 5 luglio 2003.  Tempo due anni e avrebbe regalato al Ct albiceleste Francisco Ferraro il Mondiale Under 17.  Giusto tre lustri fa, prima settimana del marzo 2006, Renato Zaccarelli allora direttore generale del Bologna volava in Argentina a visionarlo di persona. Sul posto. Ne tornò rapito: "Bisogna vederlo per capire. Impressionante. E non solo col sinistro». Quindici anni dopo, di cui dieci in Premier League della quale è miglior

"Cenerentola" Wevelgem: Gand ma non grandissima

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di CHRISTIAN GIORDANO © in esclusiva per Panache magazine  © È l’altra grande classica della regione. E una volta rivaleggiava, per importanza, con la regina, sua maestà De Ronde .  A lungo stretta in mezzo alla settimana “santa” tra Fiandre e Roubaix, la “Gand” (per i valloni, Gent per i fiamminghi) non è mai assurta a tappa di Coppa del mondo UCI, e il suo prestigio è andato via via scemando. Come il suo chilometraggio: dai 277 (record) del 1977 ai 275 di fine anni Ottanta fino agli attuali 254 dell’ormai appuntamento fisso del Pro Tour (2005) prima, e del World Tour (2011) poi.  Nata per iniziativa della Gazzetta di Anversa, è passata alla storia come classica per velocisti per via del suo arrivo piatto. Ma la sua stessa storia, fatta di vento, freddo, pioggia e la duplice ascesa sul ripido pavé del Kemmelberg, racconta (anche) ben altro. Perché sono relativamente poche le edizioni conclusesi con uno sprint di gruppo. Ben più frequenti gli epiloghi con una volatina ristretta di un m

FOOTBALL PORTRAITS - Mahamadou Diarra, il poliglotta che sogna il Milan (2006)

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-Agbonlahor-ebook/dp/B01KI1XRO6 di CHRISTIAN GIORDANO Guerin Sportivo n. 13, 28 marzo - 3 aprile 2006 «Il mio sogno è giocare in tre squadre, Milan, Real Madrid e Barcellona». Difficile che lo realizzi in toto, ma la prima fetta Mahamadou Diarra, maliano di Bamako (18-5-1981), potrebbe gustarsela già a fine stagione. Per i maligni, la ridda di voci che vorrebbero i rossoneri sbavare dietro mezzo Lione (lui e Cris) è esplosa dopo il sorteggio per i quarti di Champions League, ma chi ha buoni uffici e memoria giura che l’interessamento è concreto e ben più datato.  Cresciuto nel locale CSK (Centre Salif Keïta, settori giovanili dedicati alla prima Pantera Nera del calcio africano, nda), dove nel gennaio 1993 lo aveva portato l’amico Koli Kanté (difensore oggi al Tours in National, la terza divisione francese), Diarra esplode a 17 anni. Cioè quando il CSK, dal 1996 affiliato alla seconda divisione, centra la promozione. A fine torneo

2021 Gent-Wevelgem - Preview

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https://www.cyclingnews.com/races/gent-wevelgem-2021/preview/?fbclid=IwAR0o1ATU7ETJS5d_kSoPmeJYdVKtvVoGRZcnOR-K3OOrso-RNuhD7F1Qe-M Sprinters and puncheurs in with equal chances on versatile parcours By Stephen Puddicombe   cyclingnews.com - March 27, 2021 After the pandemic-enforced novelty of an October edition last season, Gent-Wevelgem is back where it belongs this year, returning to its familiar spring-time slot on the last Sunday before the Tour of Flanders . Now into its 83rd edition having first been held in 1934, and at a brutal 232.5 kilometres in length, Gent-Wevelgem has all the hallmarks of a top Classic and is often one of the most entertaining races of the spring. The secret to its appeal lies in the balance it strikes between sprinters and attackers. As Milan-San Remo becomes increasingly dominated by puncheurs, a case can be made for Gent-Wevelgem as the most-finely poised of all the major classics. Over the past 10 years, exactly half have been decided by bunch spri

THE RÁS – A POLITICAL CONTEST

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  https://www.lookleft.ie/2014/12/the-ras-a-political-contest/ Jimmy Dignam recalls the days when cycling was also a form of political expression By Jimmy Dignam -December 1, 2014 The Irish Civil War divided many facets of Irish society . Cycling was no different. The legendary Rás Tailteann staged cycle race came to encapsulate the political differences that existed between those loyal to the new 26 county state and republicans who refused to recognise it or the partition of the island. In 1947, a concerted attempt was made internationally by the UCI (Union Cycliste Internationale – cycling’s main governing body) to force cycling associations to abide by post-war borders across Europe. The UCI demanded that the National Cycling Association (NCA) restrict its activities to the 26 counties . The NCA refused to endorse partition and consequently was expelled from the UCI. In 1949, the Cumman Rothaiochta na hÉireann (CRE was established to organise solely within the 26 counties, consequen

CARTOLINE DA SANREMO. IL MONDO PARALLELO DELLA FIS. ELGIN

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https://www.sport-e-cultura.com/2021/03/26/cartoline-da-sanremo-il-mondo-parallelo-della-fis-elgin/?fbclid=IwAR0hs6bEQwAlIgwVT9Gt5vkq_GFKW5UdsbEVCkilvs6fZ5xIpdrGz6X1F2k di SIMONE BASSO Sport e cultura, venerdì 26 marzo 2021 Taccuino retroattivo di primavera, per sottolineare ciò che dovrebbe essere scontato ma – con queste lune – non lo è. Poiché il dettaglio, magari l’ultimo (fino al prossimo), è diventato più importante del quadro complessivo: dunque un’opinione stupida, contraddetta dalla realtà (che esiste, non è manipolabile malgrado photoshop), diventa parte integrante del dibattito. Se così sarà, ancora per un po’, saremo fottuti. E troppo stupidi, senza cultura, per capirlo. 1.  Jasper Stuyven si aggiudica – con merito – una Milano-Sanremo classicissima. Presunta noia regale per sei ore, a 45 orari di media (col venticello da nord-est che sull’Aurelia aiutava), e poi fuochi d’artificio tra Costa Rainera e il Poggio (salita e discesa). La vince leggendo perfettamente la situazio

CAVESE - CATANZARO

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https://www.uscatanzaro.net/aquile-assalto-al-terzo-posto/ Da un rigore all’altro, da un ‘cucchiaio’ all’altro. Dal 13 febbraio 2019 al 21 marzo 2021 .  Due anni fa Luca Giannone conquistò a dieci dalla fine un tiro dal dischetto che poteva cambiare la stagione di un Catanzaro ospite della capolista e imbattuta Juve Stabia. Il 10 optò per lo ‘scavetto’ che Branduani bloccò restando fermo. Le Aquile accusarono il colpo e si notò con un finale di campionato non all’altezza di quanto visto fino a quel momento.  Ieri, invece, Felice Evacuo si è incaricato di battere il tiro dagli undici metri per fallo su Casoli. Il Catanzaro era in vantaggio per 1-0 contro il Bari e l’attaccante ha usato uno dei colpi che ha reso celebre Francesco Totti. Frattali, un buon pararigori come dimostrato in stagione, a terra e palla in rete. Gol numero 200 per l’eterno Benjamin Button come nominato da Matteo Pirritano, telecronista di Eleven Sports. Una rete che ha chiuso la gara contro i pugliesi e l’assalto

7 novembre 1982: Milan, 38 anni fa la storica sconfitta contro la Cavese

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https://www.pianetamilan.it/la-storia/amarcord/7-novembre-1982-milan-38-anni-fa-la-storica-sconfitta-contro-la-cavese/ Antonio Tiziano Palmieri 7 novembre ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Esattamente 38 anni fa, in una domenica di inizio novembre, si giocava Milan-Cavese per la nona giornata del campionato Serie B 1982/1983 . Una partita storica per i campani che per la prima volta si affacciarono in un impianto così grande come quello di San Siro . Il Milan allenato da Ilario Castagner , retrocesso la stagione precedente dal campionato di Serie A, aveva “l’obbligo” di vincere il campionato per tornare subito nella massima categoria. Il match, venne arbitrato dal signor Domenico Falzier di Treviso , e finì con un clamoroso 1-2 per la squadra campana. I rossoneri si portarono in vantaggio grazie al gol dello ‘squalo’ Joe Jordan. La Cavese, prima pareggiò con l’esterno offensivo Costante Tivelli , e poi, a sorpresa, passò in vantaggio al minuto 55 con Bartolomeo Di Michele . Vani furono i t

HOOPS PORTRAITS - Elgin Baylor, il pioniere volante

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AMAZON https://www.amazon.it/Hoops-Portraits-Ritratti-basket-americano/dp/1731583168/ref=monarch_sidesheet SPOTIFY https://open.spotify.com/episode/4wYgPMz1vPITfhZyi3e1fQ Non è stato «Dr J prima del Doctor e Jordan prima di Jordan».  Semmai sono stati Julius e Michael gli Elgin Baylor della loro epoca. Baylor ha aperto loro la strada - e solo in senso metaforico: perché Elgin volava.  In campo, lui ala piccola di 1,96, unico con Bill Russell (centro di Boston) ai tempi - i formidabili Sixties - a farlo sopra il ferro. E fuori, da pioniere della lotta al razzismo. Da matricola, non ammesso - lui con altri due compagni neri - da un hotel di mid-town a Charleston, il venerdì sera, di fronte ai 2356 del Civic Center, se ne restò in borghese in panchina. I Royals vinsero 95-91, e scoppiò l'incidente diplomatico.  L'American Business Club di Cincy aveva investito tra gli 800 e i mille dollari perché in cartellone c'era Baylor. E il sabato mattina, con la squadra ripartita prima

Mario Cipollini: «Io velocista campione, non un campione» (2018)

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di CHRISTIAN GIORDANO © in esclusiva per Rainbow Sports Books © Lucca, venerdì 20 aprile 2018  - Mario Cipollini, che cosa ha significato per te quella maglia coi colori dell’arcobaleno? Prima, per arrivarci, durante e dopo?  «Mah, l’avventura del mondiale, per quello che mi riguarda, nel mio caso, è stata – penso – una grande fortuna che sia capitata in un periodo della mia vita in cui avevo la maturità per poter gestire questa cosa. Io ero sicuramente a fine carriera, perché ho vinto il mondiale che avevo 36 anni, per cui l’approccio…».  - Per un velocista son tanti. Per uno "normale"…  “A parte che per un velocista sono tantissimi, però il mio approccio mentale nei confronti di un evento così importante come un mondiale, è avvenuto nel periodo migliore che potesse capitarmi nella vita. Nel senso che, sai, vincere un mondiale a 21-22 anni o puntare a vincere un mondiale credo che sia abbastanza “incosciente” come realtà. Nel mio caso, piena maturità, con dei compagni di squ