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Visualizzazione dei post da maggio 23, 2018

I jeans Carrera scommettono sugli Usa

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https://www.pambianconews.com/2018/05/23/i-jeans-carrera-scommettono-sugli-usa-236771/ 23 MAGGIO 2018 Carrera  è pronta a debuttare sul mercato americano. L’azienda di Caldiero (Vr) pioniera del denim italiano già dagli anni 60, il prossimo settembre [2018, nda] approderà negli Stati Uniti grazie alla joint-venture siglata con un partner californiano specializzato  in ambito retail, sia tradizionale sia online,  che  tra le sue attività aveva anche una partecipazione nell’azionariato della storica insegna  Bachrach , che oggi ha chiuso tutti i suoi store fisici e conta solo una presenza online. I prodotti che verranno commercializzati oltreoceano saranno gli ultimi nati in casa Carrera, i  Jeans Passport  e i  Legg-Jeans Aloe  che verranno distribuiti tramite l’e-commerce e il canale del dettaglio specializzato. “Il mercato americano è per noi una scommessa”, ha spiegato l’AD  Gianluca Tacchella , seconda generazione alla guida dell’azienda di famiglia. “Se funziona il prodo

A Iseo, poker face Viviani

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Poker Face. La manita non è ancora completa, ma dopo il trittico alpino che deciderà il Giro101, c'è ancora la passerella di Roma, per centrare una storica cinquina. Dopo Tel Aviv, Eilat in Israele e Nervesa della Battaglia, quarta volata vincente di Elia Viviani, il miglior sprinter di questa edizione della corsa rosa. Sotto il diluvio di Iseo, dove il Giro mancava da 44 anni (Motta '73 e lo spagnolo Lazcano nel '74 i precedenti), il 29-enne veronese ha battezzato ancora la ruota di Sam Bennett, già vincitore a Praia a Mare a Imola, e lo ha battuto con una rimonta da pistard vero e l'aiuto, prezioso, del treno QuickStep-Floors composto da Stybar e, soprattutto, Sabatini.  Qualità, quelle da funambolo dei velodromi, esibite anche nello slalom per rientrare dopo il cambio di bici più performante e la spinta nientemeno che del suo diesse alla QuickStep Floors, Davide Bramati. Con la decima vittoria stagionale, Viviani rafforza anche la leadership nella magli

Mino Denti - 1945

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http://archivio.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&tp=n&cod=90444 di Marco Pastonesi La sua prima bicicletta – una Olimpia Garibaldina , cromata - aveva dieci padroni. Chi le aveva dato il telaio, chi la forcella, chi i pedali e le ruote. Il più famoso dei proprietari era Sergio Alzani, che sarebbe diventato professionista, nella Gazzola, 1963 e 1964, senza vittorie : a quella bicicletta aveva regalato i tubolari. E su quella bicicletta Giacomino Denti, detto Mino, di Soncino (Cremona), aveva deciso che avrebbe fatto anche lui il corridore. Finché, tesserato dalla C.C. Cremonese e ricevuta una bici personale dalla società, restituì quella in multiproprietà per permettere a un altro ragazzo di tentare la fortuna a due ruote. La prima corsa a Cinisello Balsamo, “una cinquantina in volata, io terzo, senza paura, e il sospetto che mi sarebbero sempre mancate le prime tre o quattro pedalate di potenza”. La prima vittoria a Persichello di Cremona, “sotto la pioggia,

I circuiti di Recalcati

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&tp=n&cod=92518 di Giuseppe Figini STORIA | Giovanni Recalcati, milanese, classe 1919, per tutti Nino , è stato un personaggio di rilievo e di specifica importanza nel panorama del ciclismo italiano dal secondo dopoguerra fino all’inizio dell’ultimo decennio del 1900. La sua carriera ciclistica non lascia molte tracce negli archivi e il suo palmarès è una pagina bianca. Per la sua complessione fisica aveva un’insuperabile avversione per ogni salita e ricercava la sua strada, ciclistica, con passione nonostante la mancanza di risultati, soprattutto in pista frequentando con assiduità il Vigorelli e i campioni che lì si confrontavano in ogni specialità. La Seconda guerra mondiale e le sue tristi vicende lo coinvolgono in vario modo nel pieno della giovinezza ma non abbandona mai la pratica dell’amata bicicletta anche quando svolse il servizio militare alla base di La Spezia.  Subito dopo la guerra riprende la frequen

C'erano una volta i circuiti

http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=a...c-erano-una-volta-i-circuiti&catid=91&Itemid=169 di Alessandro Brambilla  Ciclismoweb.net, venerdì 6 giugno 2014  E’ l’anno 1973, Eddy Merckx si aggiudica Giro d’Italia e Vuelta a España, Felice Gimondi diventa Campione del mondo in Spagna. Anno magico per Gimondi, Merckx, Ocaña (finalmente primo al Tour de France) ma altresì per il milanese Nino Recalcati . Quest’ultimo è stato anche corridore professionista bravo soprattutto in pista, ma deve la sua fama al ruolo di organizzatore di circuiti a ingaggio. Iniziò a organizzarli quando ancora correva su pista e strada: ingaggiava Fausto Coppi e ne diventava avversario. E’ Recalcati che costringe i corridori a diventare stakanovisti. Il 1973 è l’anno record di Recalcati: il manager lombardo grazie al formidabile “traino” di Gimondi, Merckx, Bitossi e Motta, vincitore di una spettacolare tappa del Giro d’Italia, organizza 59 circuiti a ingagg