I jeans Carrera scommettono sugli Usa
Carrera è pronta a debuttare sul mercato americano. L’azienda di Caldiero (Vr) pioniera del denim italiano già dagli anni 60, il prossimo settembre [2018, nda] approderà negli Stati Uniti grazie alla joint-venture siglata con un partner californiano specializzato in ambito retail, sia tradizionale sia online, che tra le sue attività aveva anche una partecipazione nell’azionariato della storica insegna Bachrach, che oggi ha chiuso tutti i suoi store fisici e conta solo una presenza online.
I prodotti che verranno commercializzati oltreoceano saranno gli ultimi nati in casa Carrera, i Jeans Passport e i Legg-Jeans Aloe che verranno distribuiti tramite l’e-commerce e il canale del dettaglio specializzato. “Il mercato americano è per noi una scommessa”, ha spiegato l’AD Gianluca Tacchella, seconda generazione alla guida dell’azienda di famiglia. “Se funziona il prodotto che andremo a proporre, quello degli Stati Uniti può rivelarsi un mercato molto interessante, quasi al pari di quello italiano”. L’Italia rappresenta il mercato principale del marchio e da questo mercato arriva circa l’80% del fatturato totale dell’azienda, pari a 50 milioni di euro. Carrera è inoltre distribuita in circa 30 Paesi, principalmente in Europa e Medio Oriente, attraverso negozi monomarca (40 presenti solo in Italia), dettaglio specializzato e grande distribuzione.
I nuovi modelli “Passport” e “Aloe” vanno così ad espandere gli orizzonti distributivi del brand con l’obiettivo di alzarne il posizionamento. Il primo, pensato per l’uomo, è realizzato in un cotone speciale con tramatura tipo felpa ed è comodo e ideale per chi viaggia mentre il secondo, più femminile, grazie a un trattamento che prevede l’inserimento dell’aloe nelle fibre, risulta morbido ed elastico garantendo sulla pelle solo cotone. Quest’ultimo è, inoltre, l’unico jeans sul mercato certificato Vegan-Ok. “Con queste due innovazioni trasformiamo il jeans da strumento di look a strumento di benessere”, ha aggiunto Tacchella.
Fondata nel 1965 a Stallavena di Grezzana (VrR) dai fratelli Imerio, Domenico e Tito Tacchella, l’azienda inizia a produrre inizialmente capi di abbigliamento per donna e bambino e nel 1968 inizia a realizzare jeans da uomo made in Italy. Ma è alla fine degli anni 90 che avviene la svolta: l’azienda decide di trasferire l’intera produzione direttamente nei luoghi di produzione della materia prima, il cotone, e inaugura due stabilimenti in Tajikistan, avviando la sua filosofia di lavorazione del “denim a km 0” in territorio asiatico. “Con una produzione annua che supera i 5 milioni di pezzi, oggi gli stabilimenti tagiki di Carrera danno lavoro ad oltre 3mila persone, quasi tutte donne”, ha spiegato Tacchella. “Carrera è stata tra le prime aziende italiane a delocalizzare. Abbiamo scelto un Paese produttore di cotone che ci desse la possibilità di fare filiera integrata. Le nostre fabbriche si trovano in mezzo alle piantagioni. Insomma, nei nostri impianti entra il fiore di cotone ed esce il pantalone pronto per essere distribuito. Circa il 30% della nostra produzione arriva proprio dalle nostre coltivazioni di cotone. Possiamo dire che i nostri pantaloni sono davvero i nostri e questo ci permette di investire in tecnologia e ricerca”.
Carrera Jeans domina il settore denim in Italia, con una quota di mercato da leader assoluto tra le marche nella categoria pantaloni uomo Italia (pari al 6,7% – fonte Sita 2017).
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