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Visualizzazione dei post da maggio 24, 2021

GIRI & GIRINI. ROBERTO PAGNIN, BASTA CHE SIA FUGA

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https://www.tuttobiciweb.it/article/2021/05/24/1621785672/roberto-pagnin-giro-italia-2021?fbclid=IwAR3v-AI0cZKVN8Rc03Fs1peGMDp6B6P7pD-4ABg_1OaHqCZmf8fQYCc61Ko STORIA | 24/05/2021  di Marco Pastonesi Era il re della fuga. Scattava, attaccava, allungava, insisteva, resisteva, arrivava. La fuga come stato di bisogno, come carta di identità, come filosofia di corsa. La fuga come senso della vita. Roberto Pagnin da Galta di Vigonovo, Riviera del Brenta, non più Padova ma già Venezia. Papà calzolaio, mamma casalinga, nonno appassionato di ciclismo. Un regalo del nonno, la prima bici, di ferro: “Le tolsi i parafanghi e la trasformai da corsa. A quel tempo, o pallone o bicicletta, o calcio o ciclismo. A calcio – mi spiegò il nonno -, su cento ce la fanno in due o tre. Nel ciclismo dipende solo da te. La seconda bici era da corsa. Ormai avevo deciso quale fosse la mia strada”. La strada di Pagnin? La strada. “La prima corsa in paese, a Fiesso d’Artico . Categoria giovanissimi. Sette anni. Un c

Barcellona 1989 - Le favole di Esodo

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Che la Steaua ’86 non fosse giunta in fondo per caso lo dimostra questa edizione. E pazienza se stavolta all’ultimo round fa da sparring partner ad un peso massimo fra i più forti di ogni epoca, il Milan del primo Sacchi. Quello vero.  In un esodo mai visto (almeno 80 mila rossoneri), un trionfo - e un calcio - da favola: la compagine rumena viene martellata alle corde con un ritmo altissimo, pressing e forcing (che sarebbe bene non confondere), fuorigioco e diagonali come se piovesse.  A piovere sono invece i palloni dei fuoriclasse olandesi al loro massimo splendore. Di testa, da fuori area, di destrezza e di potenza.  Un inno al calcio moderno, che, paradossalmente, farà danni per via dei tanti maldestri imitatori.  Curiosità, in cotanto dominio (memorabile la doppia umiliazione al Real Madrid in semifinale), a Belgrado il Milan, in svantaggio con la Stella Rossa negli ottavi, si salvò con la nebbia e, nel replay, ai rigori.  Christian Giordano, Guerin Sportivo IL TABELLINO Barcell

Parigi 2000 - Gemelli diversi

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Nell’anno della Spagna (tre semifinaliste), si consacra la stella di Raúl , nell’èra moderna uno dei campioni più sottovalutati.  In finale, in coppia col “gemello” Fernando Morientes mata il Valencia-rivelazione (memorabile la lezione di calcio inflitta alla Lazio nei quarti).  Nella sfida che vale il titolo, però, la differenza di classe e di "abitudine" a vincere emerge in tuto il suo fragore.  La “Cúperativa”, mediana delle meraviglie (Mendieta, Gerard, Farinós, Kily González) che funzionerà solo insieme e con Cúper allenatore, nulla può contro il talento di Fernando Redondo, la giornatona di Steve McManaman e i satanassi là davanti. Non a caso tutti a segno.  Particolarità: è la prima finale che i Merengues giocano senza camiseta blanca , sostituita da una moderna mise da all-blacks.  CHRISTIAN GIORDANO, Guerin Sportivo IL TABELLINO Stade Saint-Denis, Parigi (Francia), 24 maggio  Real Madrid-Valencia 3-0  Real Madrid (4-3-1-2): Casillas – Michel Salgado, Ivan Campo, Ka

Vienna 1995 - Amaro 18

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Terza finale consecutiva per gli Invincibili (in campionato). Stavolta però la spunta la freschezza della serra creativa Ajax.  Il senso geometrico di Louis van Gaal, da giocatore ex riserva dell’ultimo Johan Cruijff (e da allenatore autore del "memorabile" colpo di karate mimato contro l’entrata di Desailly su Litmanen), non sfocerà mai in un elogio allo spettacolo, ma come copertura del campo resta un autentico clinic.  La non brillantezza di troppi rossoneri fa il resto, prima che il neoentrato re bambino (18 anni e 327 giorni, il più giovane marcatore nelle finali) anticipi totem Baresi e infilzi a sinistra Rossi.  Per Rijkaard, che chiude nel club dove ritrova il suo armadietto di gioventù, un successo agrodolcissimo.  Christian Giordano,  Guerin Sportivo IL TABELLINO  Ernst Happel Stadion, Vienna (Austria), 24 maggio 1995 Ajax-Milan 1-0  Ajax (3-4-3): van der Sar – Reiziger, F. de Boer, Blind – Seedorf (53’ Kanu), Rijkaard, Davids, Litmanen (70’ Kluivert) – Finidi, R. d