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Visualizzazione dei post da gennaio 5, 2015

La prefazione di "Lontano da Highbury"

di   Roberto Gotta  Mitridate aveva capito tutto. L’antico re del Ponto (non so dove fosse, ma quanto fa figo fare queste citazioni, eh?) si pigliava ogni giorno nella minestra un milligrammo di veleno, per abituare il suo corpo a quella sostanza e vaccinarsi preventivamente nel caso che uno dei suoi tanti nemici decidesse un giorno di aumentargli le dosi senza avvertirlo. E allora mitridatizziamoci tutti nelle cose che più ci fanno paura: la contraddizione, ad esempio. Personalmente, adoro essere coerente e di conseguenza odio la contraddizione, in tutte le sue forme: ma per pararmi contro suoi eventuali attacchi proditori, ne sperimento una dose ogni giorno.  Stavolta lo faccio nel presentare il libro di Luca, e spiego subito il perché: adorando il calcio inglese e specialmente un suo aspetto, quello secondo il quale è bello e giusto tifare per la squadra della propria città o del proprio quartiere ed è peccato grave attaccarsi al carro del vincitore situato a chissà quale d