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Visualizzazione dei post da novembre 20, 2017

IL DOCUMENTO DELLA PROCURA CONI SULLA SENTENZA CONCONI-FERRARA

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27 settembre 2007 http://www.sportpro.it/doping/inchieste/procuraconidicenta05.htm UFFICIO DELLA PROCURA ANTIDOPING DEL CONI Procedimento di indagine n. 48/04 Provvedimento & archiviazione È pervenuta al C.O.N.I. la sentenza n.° 533-2003 del Tribunale dl Ferrara, in composizione monocratica, in persona del Giudice dott. Franca Oliva , emessa nel procedimento penale a carico di Conconi Francesco ed altri in esito all’udienza del 19.11.2003 e depositata il 16 febbraio 2004, divenuta irrevocabile per mancata impugnazione nel termine di rito. Detta sentenza veniva trasmessa dal patrocinatore del C.O.N.L, costituito parte civile nel procedimento, Avv. Prof. Guido Valori.  Giova ricordare che Conconi Francesco, Casoni Ilario e Grazzi Giovanni erano stati imputati, rispettivamente, in qualità di Dirett ore del Centro di Studi Biomedici applicati allo sport dell’Università di Ferrara (d’ora in avanti Centro ), il primo, dipendente della medesima struttura, il secondo

The second edition of the Nissan International Classic

1987 Nissan Classic  Kelly was the favourite to win the event again in 1987. Stephen Roche was after his great wins in the Giro d’Italia, the Tour de France and the world championships road race was also considered as a challenger even though he himself maintained he was not properly prepared. The night before the race began, Roche was conferred with freedom of the city of Dublin in a ceremony. He said that the demands for interviews and appearances had been enormous, adding “I’m riding the race for a rest, to get away from the other pressures.” While Roche was playing down his chances he did say that he was “not going to be left behind on the first day” referring to the first stage of the 1985 edition when he missed the race deciding break. Roche would be riding the race in his newly acquired rainbow jersey. Kelly was out to win; “Racing at home like this is very serious for me,” he said. Another favourite was Charly Mottet who had beaten Kelly the previous Sunday at the Grand Pr

Apocalypse Now

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http://www.rivistacontrasti.it/apocalypse-now/ CHRISTIAN GIORDANO - IN ESCLUSIVA per Rivista CONTRASTI Intervista di MICHELE DI VIRGILIO La Nazionale come immagine della nazione?  Sì e no. Sì, perché il calcio abita lo stesso Paese che ogni giorno fingiamo di rigettare come se non fosse il nostro, non fossimo noi a farlo. Allo stesso tempo è no, perché che c’azzecca l’eliminazione della Nazionale di calcio con la malasanità, la malagiustizia, la corruzione, il «furbismo» eletto a ideologia fondante, il parassitismo, la mancanza di rispetto per le regole, una stampa e, più in generale, i media clowneschi prima ancora che imbavagliati, eccetera? Però un po’ – almeno un po’ – c’azzecca eccome, e il terreno comune è quello inaridito con mefistofeliche incompetenza, malafede, incapacità o mancata volontà di preparare le persone «giuste» per i posti giusti, e non gente arrivata lì a decidere (nella migliore delle ipotesi) senza un perché. E soprattutto un per come. Generalizz

PARIGI-ROUBAIX 1978, LA PRIMA PERLA DI MOSER NELL’INFERNO DEL NORD

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https://storiediciclismoblog.wordpress.com/2017/11/20/parigi-roubaix-1978-la-prima-perla-di-moser-nellinferno-del-nord/ di Nicola Pucci Il palmarès su strada di Francesco Moser non ha eguali tra i corridori che battono bandiera tricolore, a eccezione di Fausto Coppi… ma l’airone appartiene al pianeta degli alieni in bicicletta. Ha vinto di tutto, e tanto, il trentino di Palù di Giovo, dal Mondiale alla Sanremo, dalla Freccia Vallone al Giro di Lombardia, passando per il Giro d’Italia, un paio di titoli nazionali e con la ciliegina sulla torta del record dell’ora. Ma se c’è una corsa che più di ogni altra raffigura l’emblema di una carriera memorabile, ecco, quella corsa è la Parigi-Roubaix, che Moser ha vinto, anzi dominato per tre volte consecutive. Oggi vi raccontiamo la prima impresa del trittico delle meraviglie, che porta la data del 16 aprile 1978. Moser veste la maglia iridata conquistata a San Cristobal, in Venezuela, nel 1977 e guida la formazione più aggu

"Tic tac" Anquetil, il re del tempo

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https://www.facebook.com/profile.php?id=100010185609576&hc_ref=ARSEMjM4498kspuj_3gZGfN9Z8Y6utP-mSNay2AgA7btBE34UdvAt7J3EirDfdjL3cQ&pnref=story di GIOVANNI MANENTI Muore a Rouen il 18 novembre 1987, all'età di soli 53 anni, stroncato da un male incurabile, Jacques ANQUETIL, ciclista francese di livello mondiale a cavallo degli anni '60. Nato a Mont-Saint-Aignan, in Normandia, l'8 gennaio 1934, e passato Professionista nel 1953, dopo essersi aggiudicato la medaglia di Bronzo nell'inseguimento alle Olimpiadi di Helsinki '52, Anquetil è uno dei soli sei ciclisti di ogni epoca, ed il primo in ordine cronologico, ad essersi aggiudicato tutte e tre le principali corse a tappe europee, in parte sfruttando la sua grande abilità nelle tappe contro il tempo, tanto da essere soprannominato in patria "Monsieur Chrono", una circostanza che lo porta a vincere ben 9 edizioni del "Gran Premio delle Nazioni". Con i successi nelle grandi cla