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Visualizzazione dei post da maggio 20, 2021

GIRODIARIO ’87 - 20 maggio, raduno a Sanremo: che Casinò che sta per scoppiare quaggiù

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Ti sei distratto e qui c’è il caos.  (Che casino che è scoppiato qua giù.)  Si dorme sempre con il colpo in canna.  (Che casino che è scoppiato qua giù.)  L’uomo non capisce più che cos’è la vita.  (Che casino che è scoppiato qua giù.)  L’uomo non conosce più il senso della vita.  (Che casino che è scoppiato qua giù.)  Ti uccidono da quando tu stai già in pancia.  (Che casino che è scoppiato qua giù.)  – Adriano Celentano, Deus (1981)  di CHRISTIAN GIORDANO © Rainbow Sports Books © «Rien ne va plus, les jeux sont faits». I giochi sono fatti. Chi c’è, c’è (Francesco Moser, candidato ideale per la prima rosa, per esempio, no).  Per un pomeriggio, quello di mercoledì 20 maggio 1987, sul piazzale antistante il Casinò di Sanremo niente nero classico da smoking, ma una variopinta carovana in tuta e magliette. Con una notevole – e notata – eccezione: lo squadrone che, in tutta intenzione, il mondo (di quel Giro) tremare farà; la Carrera, gran favorita della 70-esima edizione.  Ragazzi, come

Amsterdam 1998 - Il Séptimo sigillo

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La Séptima , 32 anni dopo l’Heysel.  In campo, nella futuristica Amsterdam ArenA, 21 nazionali più altri sei che si accomodano in panca. Terza finale consecutiva per la Lippi-band. Finisce però come la seconda, con una squadra non trascendentale che approfitta dei bianconeri giunti sin lì, ancora una volta, troppo logori.  Jupp Heynckes schiera uno strano tridente con Fernando Morientes e Predrag Mijatović davanti a Raúl schierato mezzapunta (con Davor Suker riserva).  La prima conclusione è di Angelo Di Livio, ma la deviazione di Roberto Carlos la spedisce sull’esterno della rete. Là dietro giganteggia Fernando Hierro, in avanti decide la zampata di Mijatović. Clarence Seedorf crossa da destra, Roberto Carlos raccoglie, Mark Iuliano cincischia e il serbo beffa lui e il portiere Angelo Peruzzi.  Edgar Davids e Zinédine Zidane sfiorano il pari, ma non è serata. Marcello Lippi, alla fine, sarà onesto: «Il Real ha meritato la vittoria». Vero, però… CHRISTIAN GIORDANO,  Guerin Sportivo IL

Wembley 1992 - Buonanotte sogni Doria

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di CHRISTIAN GIORDANO © - Guerin Sportivo n.1, 7-13 gennaio 2003 © Rainbow Sports Books Il missile di Koeman affonda i blucerchiati Quell’anno, superati i sedicesimi e gli ottavi, le squadre non disputano i quarti ma si affrontano in due gironi all’italiana dai quali usciranno le finaliste, una formula macchinosa che toglie alla coppa buona parte del suo fascino. Le esigenze tv e le pressioni dei grandi club (in primis Milan e Real Madrid) hanno piegato l’Uefa. Fresca di scudetto, la Sampdoria si affaccia per la prima volta in Coppa dei Campioni e non nasconde le sue ambizioni. La squadra stenta in campionato, ma in Europa supera agevolmente i primi due turni (5-0 e 2-1 ai norvegesi del Rosenborg, 1-2 in Ungheria con la Honved e 3-1, con qualche brivido, a Genova) e accede alla seconda fase. Ai doriani il sorteggio riserva subito un battesimo del fuoco, la Stella Rossa. In casa, dopo un sofferto primo tempo, i blucerchiati dimostrano tutta la loro maturità vincendo 2-0. Do