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Io, Argentin non accetto il linciaggio di Visentini

Moreno Argentin a Pia Zilioli Bicisport n. 7, luglio 1984 «No, non è vero che non mi impegno a conoscere la gente e che tratto tutti allo stesso modo. Certo, h molta diffidenza nei confronti di voi giornalisti. Prenda ad esempio il caso Visentini: coloro, i tanti che, che non l’hanno voluto capire ed eventualmente scusare sono in malafede. Quelli che hanno attizzato il fuoco della polemica hanno guardato unicamente l’interesse del loro giornale non dandosi neanche lontanamente la pena di pensare che umanamente e concretamente distruggevano Roberto, reo, tuttalpiù, di dire verità scomode e con mal calcolata misura. Se, come andate dicendo, ci apprezzate e volete bene, avreste dovuto comprendere e cercare di minimizzare l’accaduto; invece troppo spesso ci trattate come carne da macello sicché è logico che io abbia grosse resistenze ad essere completamente autentico».

Visentini - Gli sono saltati i nervi nel giorno destinato alla sfida con Moser

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Bicisport n. 7, luglio 1984 Seduto sul sedile posteriore dell'ammiraglia, Roberto Visentini, con lo sguardo fisso nel vuoto, mostrava ancora la tensione che lo aveva tradito appena la strada iniziava a salire verso Selva Gardena. Davide Boifava, fuori, sotto gli occhi avviliti e sorpresi degli sponsor, cercava di offrire ai giornalisti spiegazioni convincenti. Quando nella discesa di Montemarcello si era tuffato verso Lerici su strade bagnate ricche di curve pericolose, aveva aggiunto ancora più convinzione alla sua speranza di fare propria la maglia rosa. Sul lungomare di Lerici aveva conquistato la sua prima vittoria in una gara in linea e guadagnato 39" sui rivali. Tutto si metteva bene. Anche Battaglin, attardato nettamente in classifica, era pronto a dargli una mano per fargli conoscere quelle quelle emozioni che lui stesso nel 1981 aveva provato nella stessa Arena di Verona. Poi qualcosa non aveva funzionato nella cronometro di Milano. Moser con una ruot