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Visualizzazione dei post da novembre 5, 2018

Elogio di Carletto

http://paneegazzetta.gazzetta.it/2012/12/07/elogio-di-carletto/ di MARCO PASTONESI La Gazzetta dello Sport, 7 dicembre 2012 Lo so che non avrei dovuto farlo. Ma non ho resistito. Era lì, e sembrava che mi aspettasse, che mi guardasse, che mi chiedesse “e alura?”. “E alura” l’ho messo nel carrello e l’ho comprato. Lo so che non bisognerebbe comperare libri al supermercato. Così si mandano in rovina le librerie. Ho comprato “Ischia”. Per due motivi: l’ha scritto Gianni Mura ed è dedicato a Carletto Pierelli. Si può comprare un libro, oltre che per l’autore, anche per la dedica? Sì che si può. Carletto, per affetto. Carletto, bella testa di capelli, begli occhi buoni e bello sguardo a volte trasversale o addirittura dal basso quando portava gli occhiali da lettura, bella sigaretta a portata di mano, bella parlata milanese, bella battuta anzi ribattuta pronta, come un tennista che risponde al servizio non difendendosi ma attaccando, bella propensione alla tazzina di ca...

Addio Carletto, maestro di strada

http://paneegazzetta.gazzetta.it/2012/12/07/elogio-di-carletto/ E' morto ieri Carlo Pierelli, 70 anni, storico autista della  Gazzetta dello Sport , e papà dei nostri colleghi Massimo e Matteo. I funerali domani alle 11 nella chiesa di San Luigi in via Tagliamento a Milano  di MARCO PASTONESI La Gazzetta dello Sport, 3 agosto 2009 Sapeva come muoversi, il Carletto. Conoscitore di uomini, frequentatore di trattorie, studioso di facce, battitore di strade non solo stradali. Cacciatore di notizie: le respirava, le riconosceva. Non scriveva: ma era un dettaglio, una questione di firma, che poi chissenefrega .  Un'agenda telefonica vivente, una garzantina parlante, una ragnatela di contatti prima di Internet, un navigatore navigato prima dei Tom Tom. Bel colpo d'occhio, collaudato, allenato, pressoché infallibile. Ufficialmente: autista. In verità: molto di più. Carletto Pierelli era uno di quelli che l'università l'ha fatta non alla Statale, ma sul...

Desisa in volata, Keitany fa poker - L’Africa conquista la maratona di NY

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5 Nov 2018 - Corriere della Sera © RIPRODUZIONE RISERVATA L’Africa si riprende la maratona di New York: in un finale al cardiopalma, l’etiope Lelisa Desisa (foto) si è aggiudicato la corsa di fondo più popolare del mondo in 2.05’59” mentre il successo tra le donne è andato alla keniana Mary Keitany in 2.22’48” (con il secondo miglior tempo di sempre, 1.06’58”, nella mezza maratona). Ai vincitori un assegno di centomila dollari. Per la 36enne Keitany è stata la quarta vittoria in cinque anni. L’americana Shalene Flanagan, che l’anno scorso le aveva strappato il titolo, è arrivata terza (2.26’22”), venti secondi dietro l’altra keniana Vivian Cheruyot. Per Desisa, 28 anni, è stata la prima vittoria a New York dopo due ori a Boston nel 2013 e nel 2015: l’atleta etiope ha battuto il connazionale Shura Kitata (2.06’01”) e il keniano Geoffrey Kamworor (2.06’26”), il campione uscente. Per ambedue i vincitori è il secondo tempo più rapido nelle 48 edizioni della popolare maratona sulle strade d...