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Il Grappa di Pogačar: il Giro visto con gli occhi di un bambino

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SPOTIFY https://open.spotify.com/episode/3sPTdzIvqWwBIGGSILZkAi?si=d6a4992de327427d L'istantanea del Giro 107, e cronaca di un trionfo sì annunciato ma non così. Cuore-testa-gambe: l'essenza stessa del ciclismo che come l'arte imita la vita. O viceversa. Nel tratto più duro, al 14%, in fuga per 34,1 km nell'ultimo tappone del Giro stravinto al debutto, Tadej Pogačar prende la borraccia da un componente il suo staff, e la porge a un piccolo tifoso con la maglia Astana che fu di Vincenzo Nibali, Michele Scarponi e Fabio Aru. Perfetto il piano della UAE per la 20esima e penultima tappa prima della passerella romana: 184 km da Alpago a Bassano del Grappa con 4540 metri di dislivello e la DOPPIA scalata del Monte Grappa: cioè 36,5 km all'8,1% medio con due volte il Pianaro; 3 km al 9,2%. La squadra del leader controlla la parte con Molano e Oliveira, e la seconda con Großschartner, Bjerg, Novak, Laengen e il fidatissimo Majka. Pogačar parte ai -3 km dal secondo scollinam