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TACCHELLA: 'GIUSTIZIA NON E' FATTA'

di Claudio Mercandino la Repubblica - 15 giugno 1990 TORINO - L'ho già detto, questo nuovo Codice mi fa sorgere grosse perplessità. Questi sconti di pena, questi premi, bisognerebbe darli a chi se li merita. Ma non mi pare che quei signori, i rapitori di Patrizia, abbiano fatto molto per meritarli. Il perdono? A che cosa serve negare un perdono? Non risolve nulla. E io, oggi, devo aiutare mia figlia a dimenticare, a tornare nel mondo dei piccoli. Per me questo sequestro è un capitolo chiuso, e vorrei fare il possibile perché non si riaprisse più.  Non è trascorso neppure un mese da quando il Tribunale di Verona ha condannato a vent'anni di carcere Franco Maffiotto, Bruno Cappelli e Valentino Biasi , gli uomini dell'anonima subalpina che hanno confessato quattro rapimenti di bambini dopo essere stati arrestati, a Santa Margherita Ligure , nella villa dove tenevano sequestrato l' ultimo loro ostaggio, la piccola Patrizia Tacchella.  E' passato m

INSULTI, BOTTE, TRAFFICO D'ARMI: ECCO LA VITA DEI RUBA-BAMBINI

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/19/insulti-botte-traffico-armi-ecco-la.html?refresh_ce ROBERTO BIANCHIN la Repubblica, 19 maggio 1990 VERONA - Comperavano in California armi a raggi paralizzanti, pistole, giubbotti antiproiettile. In Svizzera cercavano di procurarsi lanciarazzi, mitra e bombe a mano. Tra loro facevano a pugni. Non sono mai andato d' accordo con Maffiotto, è autoritario e violento dice Valentino Biasi tanto che mi prese a cazzotti e in più di un' occasione sottrassi Cappelli alle botte che Franco voleva dargli. Erano esperti in insulti, minacce, ricatti. Sottoponevano le famiglie dei sequestrati a tremende torture psicologiche. Promettevano violenze di tutti i generi e scrivevano: Possiamo essere cento volte più crudeli. Eppure raccontano di avere il cuore tenero i rapitori di Patrizia Tacchella, di Federica Isoardi, di Giorgio Garbero, di Pietro Garis. Tenero come il marzapane. Perché loro amavano i bambini che

Moreno ti prego portami con te

Roche lancia un messaggio ad Argentin. “L’Ariostea ha corridori adatti alle grandi classiche. Io potrei diventare la pedina per le prove a tappe. Pensate che squadrone faremmo. Se Ferretti fosse d’accordo…”  Dal nostro inviato Filippo Nanni  Bicisport, n. 5 maggio 1990  LIEGI (13 aprile 1990) – Roche era seduto attorno a un tavolo di legno della birreria vicino all’albergo. Con lui qualche compagno di squadra e l’inseparabile Valcke. Stephen non è più l’uomo del giorno, le imprese del 1987 sono lontane, la realtà attuale è quella di un corridore che sta lavorando sodo per ripresentarsi in pole position. IL buonumore e la disponibilità sono quelli di sempre. “Ho una grande nostalgia dell’Italia e mi dispiace non venire al Giro, a le esigenze degli sponsor vanno rispettate. Ho lasciato da voi mio fratello Laurence, ma lui non ama gli italiani quanto me. Del resto è comprensibile, io ho avuto la fortuna di vincere tanto e quindi il contatto con la gente è stato immediato, spont

E SPUNTA L'OMBRA DI UN TERZO SEQUESTRO

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/04/22/spunta-ombra-di-un-terzo.html di MEO PONTE la Repubblica, 22 aprile 1990 TORINO - Non una gang di imprenditori, di dilettanti approdati al crimine per risollevare le sorti delle loro aziende claudicanti ma una anonima sequestri piemontese, specializzata nel rapimento di bambini.  Bruno Cappelli, Valentino Biasi e Franco Maffiotto , i tre insospettabili catturati dai carabinieri nella villa sulla riviera ligure in cui era tenuta prigioniera da 78 giorni Patrizia Tacchella, oltre che di quello della figlia del re dei jeans potrebbero essere stati gli autori di altri sequestri, i cui responsabili sinora non sono mai stati individuati.  Già mercoledì scorso Federica Isoardi , la figlia del proprietario dell' Alpitour, sequestrata nel gennaio '84, guardando la televisione, nelle foto dei tre arrestati ha riconosciuto due dei suoi rapitori .  Ora i nomi di Valentino Biasi e di Bruno Cappel

'SONO LORO I MIEI CARCERIERI SEI ANNI FA RAPIRONO ANCHE ME'

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https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/04/20/sono-loro-miei-carcerieri-sei-anni-fa.html?refresh_ce dai nostri inviati MASSIMO NOVELLI e MEO PONTE la Repubblica ©, 20 aprile 1990 CUNEO - Sono da poco passate le 13 di mercoledì, il giorno dopo il blitz dei carabinieri che a Santa Margherita Ligure hanno liberato Patrizia Tacchella . Le immagini della prigione della bambina, i volti dei rapitori, scorrono sul teleschermo. Federica Isoardi , oggi quattordicenne, rapita all'età di otto anni a Cuneo la mattina del 12 gennaio '84 e rilasciata la sera del 12 marzo , è appena rientrata da scuola, a casa di uno zio. Guarda il telegiornale. E attraverso la tremenda esperienza di Patrizia, rivive il proprio sequestro. Quando sul video appaiono le foto degli arrestati, la ragazza sussulta. Poi, con un filo di voce, esclama: Ma quei due, quello che assomiglia a papà e quell' altro, mi sembrano loro, proprio loro, i miei carcerieri... Mercoledì pomerig

Patrizia presente tra i corridori

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Il rapimento della figlia di Imerio Tacchella, titolare della Carrera, vissuto con totale partecipazione da tutto lo staff della squadra. Quintarelli, che già dorme poco, ha passato notti in bianco. I corridori in costante attesa di notizie rassicuranti da Boifava. Le prime vittorie dei ragazzi dedicate alla bambina nella speranza di riabbracciarla presto. Il commovente ringraziamento del papà a tutta la squadra. Una storia triste nella sofferta speranza del lieto fine  di Maurizio Evangelista  Bicisport n. 4, aprile 1990  Il lago era lì, immobile, silenzioso. Sul calar della sera, attraverso una strada attorcigliata in mezzo ad una nebbiolina sempre più convinta, i corridori ad uno ad uno approdavano al piccolo albergo seminascosto nella vegetazione. Più che saluti, segnali convenzionali. Tiravano giù armi e bagagli, ritiravano la loro chiave. Uno strano impaccio incombeva nel bar attiguo dove il clan si stava riformando per il primo di una lunga serie di appuntamenti, dopo

STORIA DI BUGNO, IL RAGAZZO DEL ' 90

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/03/21/storia-di-bugno-il-ragazzo-del.html la Repubblica, 21 marzo 1990 GIANNI BUGNO, il magnifico vincitore di una Sanremo che ha rimesso in corsa il ciclismo italiano, è un corridore nuovo . Voglio dire che non trovo nel passato un campione che molto gli assomigli. Frugo i ricordi. Lo chiedo a Giorgio Albani che conosce Bugno dai giorni in cui il nostro era un apprezzato dilettante del Ciclisti Monzesi . Una testolina bruna, che il sole e l' aria delle corse tostavano come un chicco di caffè, due occhi azzurri, la prodigiosa vitalità del campione in erba. Albani ha veduto crescere Bugno ma non gli riesce di paragonarlo a chicchessia. Gli ho parlato, mi dice, in occasione di una vittoria di tappa, al Giro d'Italia, a Prato . Era stato in fuga solitaria: direttore di corsa in seconda, mi ero premurato che nessuna macchina del seguito facilitasse, con un vortice d'aria, il compito dei suoi inseguitori . A

LA FAMIGLIA SE L' ASPETTAVA, "ORA SPERIAMO NELLA POLIZIA"

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/01/31/la-famiglia-se-aspettava-ora.html di DANILO CASTELLARIN la Repubblica, 31 gennaio 1990 STALLAVENA - La mamma se l'aspettava. L'aveva confidato qualche giorno fa al parroco di Stallavena, don Battista Tacchella, cugino di terzo grado del padre della piccola Patrizia, Mario [in realtà Imerio, nda] . Ho quattro figlie e non vorrei che gli succedesse qualcosa . La preoccupazione era nell'aria. E da tempo attorno alle sorelle di Patrizia si era stretto il cerchio di una sorveglianza discreta. La paura era per Sara, 17 anni . Ma anche Laura, appena quindicenne, doveva spiegare dettagliatamente i suoi movimenti. I controlli erano meno attenti solo per le piccole della famiglia, Patrizia (9 anni a maggio) e Amalia, di quattro.   Una lunga attesa  Forse per questo ieri pomeriggio la madre Luciana Favari, 40 anni, e il padre Imerio (48) hanno fatto passare tre ore prima di lanciare l'allarm

PATRIZIA, OTTO ANNI, SEQUESTRATA

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/01/31/patrizia-otto-anni-sequestrata.html di ROBERTO BIANCHIN, la Repubblica, mercoledì 31 gennaio 1990 VERONA - Vado a prendermi una merendina, ha detto alla mamma. Ed è sparita nella nebbia. Patrizia Tacchella, nove anni a maggio, figlia del boss dell'impero dei jeans (Carrera, Vagabond, Fiorucci) è scomparsa da lunedì pomeriggio [29 gennaio 1990, nda]. Un altro sequestro di persona o il folle gesto di un maniaco? L'ha portata via un uomo coi baffi , dice un compagno di scuola della bambina. Gli inquirenti non si sbilanciano e la famiglia dice che finora non è giunta alcuna richiesta di riscatto. La solida fortuna della famiglia Tacchella, leader nel settore dell'abbigliamento, sembra però lasciare poco spazio ai dubbi. Patrizia Tacchella è sparita alle quattro e mezza del pomeriggio di lunedì a pochi metri da casa, a Stallavena di Grezzana, un paesino di 8 mila abitanti ad una decina di chilom