Post

Visualizzazione dei post da dicembre 12, 2016

L'avversaria della Roma: Villarreal

Immagine
di CHRISTIAN GIORDANO, SKY SPORT 24 Per capire quanto bene abbia fatto il Villarreal nel triennio di gestione Marcelino basta ripensare al suo ballottaggio con Pioli nel casting all'Inter per il dopo-De Boer. Da agosto però dopo l'ammutinamento del suo difensore centrale Musacchio (ora infortunato), Marcelino a pilotare "el Submarino Amarillo" non c'è più. Al timone è passato Fran Escribá, ex Elche e Getafe, e un passato da vice a Benfica e Atlético Madrid, che sul 4-42 della squadra quarta in Liga e semifinalista in Europa League s'è ritrovato un'altra bella fetta di Serie A. Oltre all'ex milanista Bonera e alla meteora al Napoli Victor Ruiz in difesa, a centrocampo Soriano - che ai tempi della Samp conquistò l'azzurro e tanto piaceva a Inter, Milan e soprattutto Napoli - e in attacco l'ex Sassuolo Nicola Sansone, con Pato, ex Milan che dopo il flop al Chelsea cerca il rilancio europeo come cambio del franco-congolese Bakambu. In

L'avversaria della Fiorentina: Borussia Mönchengladbach

Immagine
di CHRISTIAN GIORDANO, SKY SPORT 24 Niente paura: l'attuale Borussia Mönchengladbach (dodicesimo in Bundesliga) è lontano dal suo glorioso passato degli anni settanta. Vero, ma non è un buon motivo per sottovalutare la squadra passata in modo quasi indolore da Favre a Schubert, in panca ai Die Fohlen (puledri) da un anno e fino al 2019. Lo scolastico 442 ricalca abbastanza quello del predecessore, ma in mezzo al campo la crema s'è l'è portata a casa in estate l'Arsenal prelevando, per 40 milioni di euro, il nazionale svizzero Granit Xhaka. Il fratellino buono di Toulant, che invece ha scelto l'Albania di De Biasi. Il 'Gladbach credeva di avere già in casa da due anni il sostituto, un altro fratellino d'arte: Thorgan Hazard, ma rispetto al talentissimo Eden del Chelsea, il minore ha molta meno classe e più problemi a un ginocchio. In porta, resta una garanzia un altro nazionale svizzero, Sommer. Davanti, accanto al capitano Stindl il brasilia

LA VITA È UN PALLONE ROTONDO (N. 11)

di Michele Di Virgilio   12 dicembre 2016 Undicesima puntata. L'intramontabile Osvaldo Soriano diceva che «le storie del calcio sono così: risate e pianti, pene ed esaltazioni». 1. L'assolo finale di Lionel Messi in Osasuna-Barcellona (0-3) avalla il giudizio con cui Tiger Woods elogiò il genio fútbolero argentino: «Fa sembrare chiunque altro uno stupido». Palla al piede, s'intende. 2. Notte fonda in casa Valencia: 12 partite, 3 vittorie, 3 pareggi, 9 sconfitte: il che si traduce in un terz'ultimo posto, in coabitazione con lo Sporting Gijón. D'altronde, l'affidamento della panchina a Cesare Prandelli va letto in quella direzione: impartire l'estrema unzione. 2a. Da Cap i Casal (così viene comunemente chiamata Valencia dai valenciani) mi porterei via Fernando García Puchades, parcheggiato da agosto alla Real Oviedo, in Segunda División. Ala destra o sinistra d'antan, è una saetta funambolica di ventidue anni, dotata di un dribbling ubriacante

2016, A Classic Year

by Edward Pickering, editor Procycling , Issue 224, January 2017 When I look back on 2016, there are a few images which really stick in my mind.  I’ll never forget Chris Froome running up Mont Ventoux – I think when we look back on 2016 in ten or twenty years, the year will have been reduced to that one crazy image.  But there are many more:  Greg Van Avermaet breaking his recent Classics duck at Omloop Het Nieuwsblad;  Geraint Thomas saving the Paris-Nice race lead on the descent from the Col d’Èze;  Peter Sagan at the Classics, above all at the Tour of Flanders , which 
I was lucky enough to witness first-hand;  Matthew Hayman winning Roubaix ;  Lizzie Deignan ’s dominant spring;  Vincenzo Nibali’s last-ditch smash-and-grab assault on the pink jersey at the Giro ;  Sagan, again, and Froome at the Tour – my opinion is that we’re lucky as cycling fans to have seen something as extraordinary as their break on the Montpellier stage ;  Mark Cavendish roaring b