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Visualizzazione dei post da agosto 10, 2017

Premier, finalmente venerdì

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Mai, in 129 anni di storia, il massimo campionato inglese è cominciato di venerdì. Lo fa quest'anno con Arsenal-Leicester City: la squadra dal filotto più recente - FA Cup e Community Shield sempre sul Chelsea campione d'Inghilterra, ma che insegue il titolo da 13 anni, contro l'outsider che l'anno dopo lo storico titolo del 2016 ha rischiato di retrocedere. Sulla panchina dei gunners resiste, per la 22esima stagione, l'eterno Wenger che oltre a regalarsi un biennale ha promosso primo assistente il suo ex portiere Lehmann. Su quella delle Foxes, comincia invece la sua prima stagione intera Shakespeare, ex traghettatore nel post-Ranieri che invece l'8 giugno ha firmato un triennale.  Tra tante facce nuove, c'è il rischio però di parlare più di chi sembra sul punto di andarsene: Oezil e Sanchez (entrambi in scadenza) da una parte, Mahrez (già promessosi alla Roma) dall'altra.  El Niño Maravilla però è infortunato, idem Koscielny e Gabrie

Gli sporchi canestri di Jack Molinas

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http://www.rivistaundici.com/2016/04/22/sporchi-canestri-jack-molinas/ Un estratto dal libro "Basketball R-Evolution" di Flavio Tranquillo, edito da Baldini&Castoldi. La storia di Jack Molinas, un talento assuefatto alla frode. di Flavio Tranquillo Alto, ricco, bello, giovane, carismatico e intelligente, anzi un genio (175 di QI): questo era Jacob Louis Molinas detto Jack, soprannominato «The Mole». Uno che sarebbe entrato nella storia dalla parte giusta se non avesse trovato più divertente scegliere l’ingresso posteriore. Un personaggio maestoso e squallido, comico e tragico, cerebrale e criminale. Jack Molinas è stato un Premio Nobel delle scommesse truccate, per lui non sono mai esistiti limiti in questa materia. Come quando cercò di drogare un pugile per potergli scommettere contro, precorrendo il Minias versato nelle borracce dei compagni da Paoloni prima di Cremonese-Paganese. O quando usò un sofisticato telecomando per produrre una scossa elettrica

The making of Zlatan Ibrahimović at Ajax

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http://thesefootballtimes.co/2017/08/09/the-making-of-zlatan-ibrahimovic-at-ajax/ By Karan Tejwani If there ever was the perfect way to score your last goal for a club, it would be Zlatan Ibrahimović’s magnificent solo goal for Ajax against NAC Breda . In a moment of pure brilliance, Ibrahimović would torment half their team with cutbacks, feints, several mazy dribbles and, in the end, a simple finish to send the Amsterdam ArenA wild, singing songs for the man they were jeering just over an hour ago. A goal to take your breath away, it was one of the great solo strikes of all time and an indication of what Ajax were letting go – a game changer, a magisterial forward, and someone who would become one of the finest strikers in history. The Swede’s story in the Dutch capital started three years prior when he arrived with a more conventional hairstyle from local side Malmö FF . Spotted by former Netherlands and Real Madrid manager Leo Beenhakker , the Director of Foot