Premier, finalmente venerdì


Mai, in 129 anni di storia, il massimo campionato inglese è cominciato di venerdì. Lo fa quest'anno con Arsenal-Leicester City: la squadra dal filotto più recente - FA Cup e Community Shield sempre sul Chelsea campione d'Inghilterra, ma che insegue il titolo da 13 anni, contro l'outsider che l'anno dopo lo storico titolo del 2016 ha rischiato di retrocedere.

Sulla panchina dei gunners resiste, per la 22esima stagione, l'eterno Wenger che oltre a regalarsi un biennale ha promosso primo assistente il suo ex portiere Lehmann.
Su quella delle Foxes, comincia invece la sua prima stagione intera Shakespeare, ex traghettatore nel post-Ranieri che invece l'8 giugno ha firmato un triennale. 

Tra tante facce nuove, c'è il rischio però di parlare più di chi sembra sul punto di andarsene: Oezil e Sanchez (entrambi in scadenza) da una parte, Mahrez (già promessosi alla Roma) dall'altra. 

El Niño Maravilla però è infortunato, idem Koscielny e Gabriel Paulista; in dubbio Coquelin, Ramsey e Mertesacker (dopo lo scontro con Cahill), Ozil e Mustafi sono ancora indietro.

Già avanti invece Kolasinac, entrato senza riscaldamento nel Community e subito a segno. Più convincente l'esordio del bosniaco, arrivato a parametro zero dallo Schalke, rispetto al colpo da 46 milioni di sterline, Lacazette, che rispetto al Lione (37 gol in 45 gare lo scorso anno) avrà compagni più forti e meno libertà di svariare.

Discorso inverso per il nigeriano Iheanacho, che al Leicester farà coppia con Vardy e non soffrirà la concorrenza che lo avrebbe chiuso al Manchester City; 25 milioni per Iheanacho, 15 per Iborra dal Siviglia (out due settimane), e 12+5 di bonus per Maguire dall'Hull City. 

Li avessi avuti Ranieri, quei rinforzi, le pagine di Shakespeare le avrebbe scritte forse er Sor Claudio.
Ma finalmente è venerdì: sipario.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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