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Visualizzazione dei post da dicembre 14, 2015

Notte Speciale per nonno Ranieri

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I capelli sono bianchi, ma la gioia e lo sguardo - dietro le spesse lenti da presbite - sono quelli quelli di un bambino.  "Nonno" Ranieri ha battuto José Mourinho e il Chelsea, la squadra che lui, da Tinkerman , aveva costruito, smontato e rimontato pezzo per pezzo prima che Abramovich la coprisse d'oro e la affidasse allo Special One . Chi l'avrebbe mai detto? Con il suo piccolo Leicester City, Ranieri affrontava da capolista il Chelsea campione, e pazienza se in crisi profondissima... E non solo lo guardava dall'alto in basso, ma lo ha pure sconfitto. Meritatamente. Parola di Mou, uno mai noto per autocritica. Soddisfazione doppia e tripla per "er pecione", come lo chiamavano a Roma gli amici di piazza San Saba: in romanesco, "ciabattino", e neanche tanto bravo. Poi sarebbero arrivati "il piccolo Lord" e "il Principino", perché il Regno Unito era nel suo destino. «Ha settant'anni, e' da cinq

River, la Máquina perfetta

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http://www.rivistaundici.com/2015/12/14/la-maquina-perfetta/ C'è un filo rosso che congiunge il miglior River Plate di sempre, quello degli anni Quaranta, con quello protagonista nel Mondiale per club. È la mentalità, il gioco, il cervello. di Federico Buffa e Carlo Pizzigoni Rivista Undici n. 6, 14 dicembre 2015 «Noooo, hay que ofrecer mucho mas ¡Bernabé es re-bueno!» La trattativa era scomoda. Non è che avesse segnato tantissimo questo Bernabé Ferreyra, però aveva segnato tanto in relazione alle gare che aveva disputato: 13 presenze, 19 gol. Il presidentissimo della storia del Club Atletico River Plate, Antonio Vespucio Liberti, che è oggi il vero nome dello stadio Monumental, perché l’appezzamento di terreno se lo comprò lui per poi costruirci sopra l’impianto, a un certo punto aprì una borsa e mise sul tavolo un lingotto d’oro. Troppo grossa per tenerla per sé, il rappresentante del Tigre, la squadra dove aveva esordito Ferreyra, chiusa definitivamente la trat