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Visualizzazione dei post da aprile 9, 2017

Roubaix, l'ascesa all'Inferno di Van Avermaet

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"I am so happy that I did it. Everything went perfect, I think in the end I was a bit afraid of (Zdenek) Stybar, he was not working with us. The sprint went really good, I am really fast in these kinds of long races, so I am really happy that I finally have my first Monument because I had to wait really long for getting finally on the big spot in a big Monument." - Greg Van Avermaet, vincitore Parigi-Roubaix 2017 In 18 mesi è cambiato il mondo di Greg Van Avermaet. Da paperino, travolto da una moto nella Clásica San Sebastián 2015 ormai vinta, a paperone olimpionico a Rio 2016; poi la frattura alla gamba, la vittoria alla Gand-Wevelgem 2017 e, in una settimana, dal paradiso perduto con caduta e secondo posto al Fiandre, a re - nonostante il cambio bici ai meno 102,5 km - nell'infuocato, polverosissimo Inferno del Nord. A 31 anni, la sua prima monumento. È stata, come sempre, uno spettacolo la 115esima regina delle classiche: 257 km con 29 settori per 55 km