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Visualizzazione dei post da dicembre 16, 2017

Roberto Conti

http://www.museociclismo.it/content/articoli/1424-Storia-di-Roberto-Conti/index.html di Paolo Mannini (Firenze) Nato a Faenza nel 1964, difende i colori della Massese dal 1978 al 1980 come esordiente e allievo . Da dilettante gareggia con Ricci Ceramiche, Stampoplast e Sicc Pesaro . Nel 1984 vince il campionato emiliano dilettanti 2° serie al termine di una corsa con quattro salite che gli permette di affermare la sua indiscussa appartenenza alla ristretta cerchia dei "grimpeur". Passato professionista nel 1986 si mette subito in evidenza per le que qualità tecniche ed agonistiche dimostrandosi ben tagliato per le gare a tappe. Lo testimonia il rendimento conseguito in Giri d'Italia e Tour de France dove, quando la strada comincia a impennarsi, è autore di notevoli imprese figurando tra i migliori. Ha disputato da professionista 18 stagioni chiudendo con l'attività agonistica nel 2003 a quasi 39 anni. Ha preso parte a 16 Giri d'Italia (solo 2 i ritiri),

Roberto Conti, l'essenza del gregario

http://www.museociclismo.it/content/articoli/5675-Roberto-Conti%2C-l%27essenza-del-gregario/index.html di Gino Sala, Tuttobici, n. 3/2004 Roberto Conti ha concluso una lunghissima carriera e il mio è un saluto pieno di ammirazione e di affetto. Romagnolo nato a Faenza il 16 dicembre 1964, la faccia del gregario sorridente, diciotto stagioni tra i professionisti, primi colpi di pedale quando era tredicenne, 700.000 chilometri a cavallo della bici, un fantastico amore in chiave ciclistica. Gregario di stile antico, dotato di resistenza e di intuito, capace di pedalare al fianco dei campioni nei momenti più delicati della gara, vuoi quando bisogna tamponare le azioni dei rivali, vuoi quando è necessario trovarsi in prima linea per creare selezione, per dare il là a fasi decisive. Per molti versi Roberto mi ricorda gli scudieri del passato, quelli che hanno fatto storia ai tempi di Bartali, Coppi e Magni, uomini che sono poi diventati degli ottimi istruttori perché in possesso d

Charly Mottet

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=326250357781988&id=313059979101026 Tanti auguri a Charly Mottet, nato il 16 dicembre 1962 a Valance. Passato professionista nel 1983 alla Renault, nella nidiata di Guimard, Mottet diventa ben presto il delfino di Fignon. Forse non era è uomo da corse a tappe ma ha grinta da vedere. Nell'anno del debutto vince una tappa al Giro di Lussemburgo ed una al Giro dei Medi Pirenei. Nel 1984 al Giro finisce in maglia bianca come scudiero di Fignon, chiudendo 21esimo, ed al Tour, sempre chiuso dal biondino, finisce senza sussulti. Si mette in mostra come buon cronoman nel 1985 vincendo a Cannes il Gp delle Nazioni e regala agli italiani un altro squillo vincendo a Novara il Giro del Piemonte. Charly pare essere un atleta da classiche, ma il suo tenere in salita e le sue qualità a cronometro lasciano ben sperare.  Alla Vuelta '86 vince a San Isidro e fa sua la crono di Valladolid, Ci si aspetta una esplosione che però tarda ad

Roberto Conti

https://www.facebook.com/Storie-di-ciclismo-313059979101026/ Compie oggi gli anni Roberto Conti , nato a Faenza il 16 dicembre 1964. Passato professionista nel 1986, Conti si fa subito notare per le sue qualità di passista scalatore, chiudendo in 15esima posizione nella classifica finale del Giro d'Italia del 1987 e aggiudicandosi la maglia bianca di miglior giovane . Negli anni successivi diventa un uomo-squadra tra i più apprezzati, fidato gregario di Marco Pantani alla Mercatone Uno . Sul finire della carriera contribuisce anche alla causa di Mario Cipollini . Nel suo palmarès Conti vanta due vittorie, l'affermazione nella tappa con arrivo all'Alpe d'Huez al Tour de France 1994, dove finisce sesto in classifica generale vestendo la maglia della Lampre, e il Giro di Romagna del 1999. Conclude la sua lunga carriera nel 2003, sacrificandosi ancora una volta per Marco Pantani in quello che rimarrà l'ultimo anno da professionista del "Pirat