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Visualizzazione dei post da marzo 26, 2017

Storia di Enrico Paolini

http://www.museociclismo.it/content/articoli/925-Storia+di+Enrico+Paolini/index.html E' stato un corridore che ha trovato tra i professionisti la sua vera dimensione di campione smentendo un modesto passato dilettantistico al punto che per fare il "salto" di categoria ebbe bisogno delle raccomandazioni e del sostegno del capitano della sua equipe tra i puri, Franzoni, che dopo un paio di stagioni cambiò mestiere. Lui, invece, probabilmente per una maturazione non precoce (solo a 24 anni passò tra i professionisti) trovò un progressivo assestamento riuscendo a emergere sia come uomo vincente, sia come preziosa "spalla" delle vedette che dal '69 e per undici anni si sono succedute nella Scic, la sola squadra nella quale ha svolto interamente la carriera (raro esempio di fedeltà, ma anche riconoscimento delle sue qualità da parte di quella formazione). Nel suo cospicuo bottino (37 vittorie) splendono i tre titoli di campione d'Italia conquistati grazie

Enrico Paolini

http://www.museociclismo.it/content/articoli/4882-Enrico+Paolini/index.html Con questo corridore marchigiano, nato a Pesaro il 26 marzo 1945, capace di salire su punti evidenti della storia del ciclismo italiano, si incontra un esempio di indirizzo contrario ai tanti che hanno bruciato le loro migliori facoltà fra i dilettanti. Certo, perché Enrico, fra i "puri", era uno che non sembrava per nulla il campione che poi è divenuto, anzi, pareva un predestinato ad appendere in anticipo la bicicletta al chiodo, senza l'opportunità di provare l'esperienza nell'élite del ciclismo. All'indomani delle Olimpiadi di Città del Messico, quando il mondo dei professionisti spalancò le porte ad una settantina di dilettanti, il posto per Paolini non pareva esserci proprio. Fu il suo capitano fra i "puri", il reggiano Wainer Franzoni, a raccomandarlo in maniera decisiva alla Scic, che stava allestendo una squadra attorno a Vittorio Adorni. Morale: Franzoni, g

Enrico Paolini, tre volte tricolore di serietà e simpatia

http://www.museociclismo.it/content/articoli/5682-Enrico+Paolini%3A+Tre+volte+tricolore+di+seriet%C3%A0+e+simpatia/index.html di Gino Sala Come passano gli anni, mi dico sovente. Chi ha la fortuna di guardarsi alle spalle, s'accorge che il tempo vola, che i fatti si accumulano con una velocità supersonica. Diventiamo vecchi rapidamente, siamo travolti dagli avvenimenti belli e brutti in un modo che non concede spazio alle riflessioni. Credo proprio che bisognerebbe rimanere bambini per vivere pienamente le ore di una giornata e i mesi della primavera, dell'estate e dell'inverno. Sto divagando? Mica tanto, visto che volendo illustrare il periodo agonistico di Enrico Paolini mi sembrano cose di ieri quelle vissute dal ciclista nato a Pesaro il 26 marzo del 1945 e professionista dal '69 al '79. È trascorso un quarto di secolo, Enrico è quasi sessantenne, ma poco o niente è cambiato nel suo aspetto di personaggio solare, dotato di modi e di un sorriso che induc