Storia di Enrico Paolini
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E' stato un corridore che ha trovato tra i professionisti la sua vera dimensione di campione smentendo un modesto passato dilettantistico al punto che per fare il "salto" di categoria ebbe bisogno delle raccomandazioni e del sostegno del capitano della sua equipe tra i puri, Franzoni, che dopo un paio di stagioni cambiò mestiere. Lui, invece, probabilmente per una maturazione non precoce (solo a 24 anni passò tra i professionisti) trovò un progressivo assestamento riuscendo a emergere sia come uomo vincente, sia come preziosa "spalla" delle vedette che dal '69 e per undici anni si sono succedute nella Scic, la sola squadra nella quale ha svolto interamente la carriera (raro esempio di fedeltà, ma anche riconoscimento delle sue qualità da parte di quella formazione). Nel suo cospicuo bottino (37 vittorie) splendono i tre titoli di campione d'Italia conquistati grazie alle vittorie nella prova unica per il titolo, vale a dire la Tre Valli Varesine nel '73, la Milano-Vignola nel '74 e il Giro della Campania nel '77. Naturalmente, non gli sono mancate corse classiche nazionali come il Giro dell'Umbria '72, del Veneto '72, la Coppa Bernocchi '75, il Giro dell'Emilia '75, la Milano-Torino '76, oltre a sette tappe del Giro d'Italia e cinque della Svizzera. Innumerevoli i piazzamenti come il 2° nel Lombardia '75, il 5° nella Sanremo '74, e l'eloquente posto d'onore nella Gran Fondo Milano-Roma disputata dopo la conclusione del suo decimo e ultimo Giro d'Italia, tutti portati a termine. Il Tour gli fu ingrato invece a causa delle gravi cadute di cui fu vittima sia nel '70 che nel '71.
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